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lunedì 12 marzo 2012

GLI INCUBI DI HAZEL di Leander Deeny

Un bellissimo libro per i giovani (dai 9 anni in su); con delle simpatiche illustrazioni all'inizio di ogni capitolo, tutte nello stile della copertina, che potrebbero forse inquietare i più piccoli, ma non abbiate paura perché la storia non vi spaventerà.

Hazel è una bambina di dieci anni, costretta a trascorrere tre settimane estive dalla zia Eugenia, mentre i suoi genitori sono in Egitto. La zia è scontrosa, cattiva e offensiva con la piccola Hazel; il cugino Isambard è riservato, taciturno e un po' strano; in più, basta uno sguardo alla vecchia casa in rovina per scoraggiare la bambina. Dopo la prima inquietante giornata, Isambard presenta a Hazel i suoi particolari "animali domestici": un cane con la testa di legno, delle papere che fumano sigarette e due maiali gemelli siamesi. Questo porta i due cugini ad avvicinarsi di più, ma dopo l'ennesima cattiveria della zia, Hazel decide di scappare nel bosco. Proprio qui incontra dei mostri strani e terrificanti (il pitospino, il gorillopardo e lo struzzorana), che diventano suoi amici e l'aiutano a vendicarsi della zia Eugenia. Inizia così un'avventura in cui niente è come sembra e la realtà può diventare più stupefacente della fantasia.

Questo è il primo romanzo di Leander Deeny, con il quale ha ottenuto uno strepitoso successo internazionale (più di 50.000 copie vendute). Bisogna dirlo: è tutto meritato!! La storia è semplice e scorre bene; è avvincente e ha una morale, a mio parere, importantissima: mai giudicare gli altri prima di conoscere la storia che hanno alle spalle.
Oggi sembra così facile sputare sentenze su tutto, parlare alle spalle degli altri, giudicarli senza conoscerli fino in fondo; e i bambini lo stanno imparando in fretta. Questo libro ci insegna a non fermarsi alle apparenze, conoscere le persone, comprenderle e accettarle per quello che sono.

La lettera con cui si apre il romanzo all'inizio mi ha un po' scioccato, mi sembrava strano trovarla proprio in un libro per ragazzi; ma alla fine mi ha fatto sorridere perché, anche se in un modo un po' crudo, dice solo la verità. Verità sul mondo di oggi e sulle persone che ci vivono.

Una cosa che mi è piaciuta molto è l'uso di caratteri diversi per i dialoghi dei mostri. Hanno ognuno un proprio stile, che rispecchia il loro modo di parlare e il tono con cui lo fanno. Questo aiuta il lettore a capire chi sta parlando in quel momento, senza che l'autore debba specificarlo ogni volta.

Con questa storia si può insegnare ai nostri bambini a non aver paura, ad affrontare le cose che ci spaventano; ma soprattutto a non aver paura di libri come questo, perché quando si chiudono i mostri restano all'interno delle pagine.

VOTO: 8/10

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