Prima di tutto vorrei ringraziare Federica Frezza per avermi spedito i suoi due libri; è stato un onore e un piacere per me leggerli entrambi. Ora fanno bella mostra sulla mia libreria, con le loro magnifiche copertine, racchiudendo quelle bellissime storie, che consiglio a tutti di leggere. Perché se vi è piaciuto Squeegee Boogie, non potrete che amare Mokita.
Dal suo primo romanzo Federica Frezza è cresciuta come scrittrice, il suo stile si è evoluto e affinato, la storia viene gestita meglio, le sotto trame si mescolano bene alla trama principale e non disturbano, rendendo tutto più scorrevole.
Non so come spiegarmi, ma questo libro l'ho trovato più maturo.
Naturalmente si riconosce che a scrivere è Federica grazie ad alcuni suo tratti distintivi: la scelta accurata dei termini da usare in ogni circostanza, il suo modo di esprimersi rimane "alto" e ricercato; e la sua capacità di riuscire a dare una visione completa dei personaggi solo attraverso i loro atteggiamenti e piccoli dettagli.
La protagonista è cinica, intelligente, arguta e divertente, e non è l'unica in questo libro, anche i suoi amici sono intelligenti e molto simpatici. Mi sono ritrovata spesso a sorridere e a ridere mentre leggevo. Questa volta, nella mia immaginazione, R. aveva un suo preciso volto e atteggiamento e non era quello di Federica, come mi è capitato leggendo "Squeegee".
La scelta di condire il mistero con una leggera vena di esoterismo mi è piaciuta moltissima e mi ha tenuto incollata alle pagine fino alla fine.
Ora mi rivolgo a chi abbia già letto il libro. Vogliamo parlare del personaggio di Rebecca?! Io l'ho odiata da subito, dal primo momento in cui apre bocca e per tutto il libro mi sono chiesta: "Ma questa cosa vuole? Dove vuole arrivare?". Non la sopportavo quella "stronzetta" che si insinuava subdolamente nella vita di R. e dei suoi amici, facendosi spazio a gomitate. Non avete idea di quanto io l'abbia presa a schiaffi mentalmente...
Voi cosa mi dite? Riguardo a Rebecca? Agli altri personaggi? E a tutto il romanzo?
Aspetto con ansia i vostri commenti.
VOTO: 9,5/10
R. è un'investigatrice privata, la sua vita dovrebbe essere emozionante; ma le sue emozioni lei è abituata a reprimerle e nasconderle, abilità che ha affinato negli anni precedenti, in cui era una giocatrice di poker.
Attraverso Zoe, uno dei suoi numerosi alter ego cybernetici, "conosce" MJC e quello che era cominciato come un gioco tra bugie e verità, si trasformerà ben presto in altro. MJC sembra capirla, comprenderla e condividere con lei molte passioni. Chi è questo MJC che riesce a insinuarsi nella sua vita e nel suo cuore?
Oltre a questo c'è molto altro perché, non dimentichiamoci, che R. è un'investigatrice e presto verrà trascinata in un incubo inaspettato, che la scuoterà e la cambierà ancora.
"C'è una parola in Nuova Guinea, mokita. E' una verità che tutti conoscono ma di cui nessuno parla.
Un segreto risaputo. Come per esempio tutti sanno che Tizia ci sta provando con Caio ma nessuno lo dice. Il solo concetto è una contradizione. E' la vittoria assoluta del non detto." (pag. 48)
Come in "Squeegee" c'erano le 100 preziose regole, in questo romanzo ci sono i mokita che diventano la voce interiore della protagonista, la sua coscienza, che solo il lettore può sentire. Una voce irriverente, sarcastica, cinica e assolutamente esilarante che ci permette di capire cosa pensa e gli stati d'animo di R. (continuo a chiamarla R. perché il suo nome non viene svelato fino alla fine del libro, quindi non voglio rovinarvi la sorpresa).Dal suo primo romanzo Federica Frezza è cresciuta come scrittrice, il suo stile si è evoluto e affinato, la storia viene gestita meglio, le sotto trame si mescolano bene alla trama principale e non disturbano, rendendo tutto più scorrevole.
Non so come spiegarmi, ma questo libro l'ho trovato più maturo.
Naturalmente si riconosce che a scrivere è Federica grazie ad alcuni suo tratti distintivi: la scelta accurata dei termini da usare in ogni circostanza, il suo modo di esprimersi rimane "alto" e ricercato; e la sua capacità di riuscire a dare una visione completa dei personaggi solo attraverso i loro atteggiamenti e piccoli dettagli.
La protagonista è cinica, intelligente, arguta e divertente, e non è l'unica in questo libro, anche i suoi amici sono intelligenti e molto simpatici. Mi sono ritrovata spesso a sorridere e a ridere mentre leggevo. Questa volta, nella mia immaginazione, R. aveva un suo preciso volto e atteggiamento e non era quello di Federica, come mi è capitato leggendo "Squeegee".
La scelta di condire il mistero con una leggera vena di esoterismo mi è piaciuta moltissima e mi ha tenuto incollata alle pagine fino alla fine.
Ora mi rivolgo a chi abbia già letto il libro. Vogliamo parlare del personaggio di Rebecca?! Io l'ho odiata da subito, dal primo momento in cui apre bocca e per tutto il libro mi sono chiesta: "Ma questa cosa vuole? Dove vuole arrivare?". Non la sopportavo quella "stronzetta" che si insinuava subdolamente nella vita di R. e dei suoi amici, facendosi spazio a gomitate. Non avete idea di quanto io l'abbia presa a schiaffi mentalmente...
Voi cosa mi dite? Riguardo a Rebecca? Agli altri personaggi? E a tutto il romanzo?
Aspetto con ansia i vostri commenti.
VOTO: 9,5/10
Ciao! Seguo da poco il tuo blog, ma mi piace molto. Ti ho assegnato un premio :)
RispondiEliminahttp://lostingoodbooks.blogspot.it/2013/04/liebster-award-2013.html
Grazie mille per il premio. Anche a me piace molto il tuo blog. ^-^
EliminaBaci
che caaarino questo blog!!!!!=)
RispondiEliminati va di passare a spiare anche il nostro blog, http://lenostreparolerev.blogspot.it/ , e se ti piace lasciare qualche commento e unirti?=)
a presto=)!
Grazie!!! Vado subito a vedere il vostro blog!!!
RispondiEliminaBaci