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giovedì 16 febbraio 2012

IL MONDO DI RHETT di Donald McCarg

Terzo e ultimo capitolo di "Via col vento". Prometto che è l'ultimo, e poi comincerò a parlare anche di altri libri ed altri argomenti.
Anche questo promette di dare un seguito, e una fine, al primo romanzo; ma prima ripercorre (abbastanza velocemente) tutta la storia dando, però, il punto di vista di Rhett Butler... E qui comincia il dramma...

Rhett è un ragazzino ribelle, insofferente alle rigide norme che regolano il comportamento dei bianchi del Sud; è amico dei neri ama le paludi che circondano la piantagione dei Butle e si rifiuta di sottostare al giogo paterno. Diventerà un uomo determinato, con un forte senso degli affari e una profonda lealtà nei confronti di quelli che ama. Attraverso i suoi occhi ritroviamo i personaggi di "Via col vento", visti con uno sguardo diverso: quello dei sentimenti e delle emozioni che gli hanno suscitato. Prima fra tutte Rossella. La storia in questo romanzo va ben oltre quella che conoscono i lettori del capolavoro di Margaret Mitchell e riserva alcune sorprese: ad esempio il legame che unisce Rhett a Bella Watling.

Il libro è diviso in tre parti, rispettivamente: la giovinezza di Rhett; la sua vita durante le guerra e insieme a Rossella; e l'ultima parte racconta cosa fa Rossella dopo che lui se ne è andato.
Personalmente non è all'altezza di "Via col vento" e del modo di scrivere di Margaret Mitchell. Non si dilunga molto nelle descrizioni, e nei dettagli, dei personaggi e delle situazioni in cui essi si trovano.
C'è una cosa che mi ha dato fastidio: le parti che coincidono con il romanzo della Mitchell, non sono descritte nello stesso modo e molte volte i dialoghi tra i personaggi cambiano; è una cosa che non mi piace proprio, almeno quelle parti poteva lasciarle come nell'originale.

Inoltre Rhett non è il mio Rhett. Leggendo questo libro mi sono accorta che l'alone di mistero, che la Mitchell lascia, per quanto riguarda gli spostamenti di Rhett durante le guerra e i suoi affari, aiutano a renderlo affascinante e creare quelle caratteristiche del personaggio che piacciono tanto.
Nemmeno Rossella è la stessa, soprattutto nella parte finale del romanzo. Non è testarda e avventurosa come dovrebbe essere. Nell'ultima parte l'autore fa trasferire Rossella a Tara e la lascia lì in attesa del ritorno di Rhett. Lei non è proprio un personaggio che resterebbe stabile in un posto, ad aspettare. Per quanto amasse la sua terra, non  sarebbe mai rimasta per il resto della sua vita a Tara; era la sua casa, ma non la sua vita. Avrebbe cercato Rhett in capo al mondo, non si sarebbe mai seduta ad aspettare che lui cambiasse idea e che tornasse da lei; per questo apprezzo di più il romanzo di Alexandra Ripley "Rossella", che le conferisce un po' più di carattere e di senso dell'avventura.

"Il mondo di Rehtt" è un romanzo carino, semplice e scorrevole, ma assolutamente trascurabile per gli appassionati di "Via col vento". A mio parere, sarebbe risultato più carino se si fosse concentrato di più solo sul prima e dopo (pre e post Via col vento), approfondendo con dettagli e descrizioni i personaggi, gli ambienti e il periodo storico, saltando a piè pari la parte centrale.

VOTO: 4/10

lunedì 6 febbraio 2012

ROSSELLA di Alexandra Ripley

Avevo finito di leggere "Via col vento" da qualche mese, quando in libreria trovai "Rossella. Il seguito di Via col vento". Con un sottotitolo così non potevo rimanere indifferente. Io che avevo amato così tanto il romanzo di Margaret Mitchell, il quale mi aveva fatto apprezzare di più il film (che già adoravo), non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di leggere il seguito.

Ritroviamo Rossella esattamente dove l'avevamo lasciata: Melania è morta, lei ha capito che ama solo Rhett, ma non è riuscita ad impedire che quest'ultimo se ne andasse. Riparte tutto da qui. Lei è sempre la solita: coraggiosa, sfrontata, orgogliosa e testarda, fiduciosa nel futuro e in ciò che lei può fare con le sue sole forze; ma ora che anche Mammy l'ha lasciata e nemmeno Tara le da sollievo, è altrove che deve cercare la sua felicità. Decisa a riconquistare il suo amato si trasferisce a Charleston (città natale di Rhett) per cercare di stargli vicino e farlo innamorare ancora di lei. Ma quando tutto comincia a sfuggirle dalle mani, si convince a trasferirsi in Irlanda, la patria dei suoi antenati. Proprio qui, trovandosi di nuovo a casa, Rossella saprà costruirsi una nuova fortuna e far prosperare una nuova Tara. Sarà veramente la fine? Vivrà felice e contenta? E Rhett?

Anche questo è un libro che si legge tutto d'un fiato, decisamente più corto di "Via col vento" ( 846 pagine), ma altrettanto ricco di dettagli e descrizioni. Naturalmente, quando ho cominciato a leggerlo, ero consapevole del fatto che non fosse la Mitchell a scrivere; infatti lo stile è diverso, ma non si discosta molto dall'originale. A mio parere, Alexandra Ripley è stata molto brava e si è dimostrata all'altezza nell'arduo compito di dare un seguito a uno dei romanzi migliori del ventesimo secolo.

Rossella è più grande, un po' più matura, ma continua a fare sempre i soliti passi falsi. Sembra costretta in una specie di circolo vizioso, che la obbliga a fare sempre gli stessi errori, soprattutto con Rhett; certi scivoloni che, mentre leggi, ti verrebbe da dirle: "Ma allora non hai capito niente!!!". In questo, e in molti altri aspetti del carattere, questa Rossella è simile all'originale; ma nataralmente alcune cose cambiano, ed è anche giusto, perché si presume che almeno un po' sia cresciuta e qualcosa l'abbia anche imparata. Per me è stato assolutamente positivo, perché non volevo ritrovare la solita infantile Rossella, ma non volevo nemmeno un personaggio completamente diverso. La Ripley ha creato un buon connubio.

Lato negativo: Rhett. Non perché l'abbia cambiato per carattere o aspetto, anche lui è molto simile all'originale (se non fosse stato così probabilmente avrei perseguitato l'autrice per il resto della sua vita, diventando il suo incubo peggiore). No, no, lui è ancora l'uomo ideale; il problema è che compare troppe poche volte durante la storia e parla anche meno. Quindi, se come me, amate il personaggio di Rhett preparatevi ad assaporare fino in fondo ogni momento in cui è in scena, perché non potrete sapere quando ritornerà.

Ulteriore pecca è il finale. Assolutamente azzeccato, ma un po' troppo sbrigativo. Nelle poche pagine finali, la Ripley fa accadere un sacco di cose, una dietro l'altra, senza spiegarle troppo bene e con toppa velocità. Al punto che, mancando pochissime pagine alla fine, ancora non era tornato Rhett e allora sono andata a sbirciare nell'ultima pagina se compariva il suo nome....Cosa che non faccio MAI!!!!!!
Comunque devo ammettere che è veramente un bel libro e che lascia a noi amanti di "Via col vento" il finale che tanto ci mancava.

VOTO: 9/10