Pagine

venerdì 20 maggio 2016

SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO #2

Visioni
Seconda esperienza al Salone Internazionale del Libro di Torino. Quest'anno il tema erano le "Visioni" e devo ammettere che dopo due giorni tra la confusione, la musica, gli eventi, le persone che spingono per passare (e quelle che si fermano in mezzo ai corridoi per evidenti problemi di labirintite) e migliaia e migliaia di libri...beh, è probabile che ti venga un attacco psicotico e cominci ad avere le visioni.
Anche se è caotico e stancante, resta sempre una piacevole esperienza da fare, ma questa volta è stata diversa dall'anno scorso (che l'avevo vissuta in solitaria). Questa volta ero in compagnia e l'ho vissuta diversamente.
Ma andiamo con ordine.

Il mio Kindle con "L'amore è una cosa meravigliosa"
Venerdì
Le cinque ore di treno che mi hanno portato a Torino (con un cambio) le ho trascorse in compagnia di un libro bellissimo: "L'amore è una cosa meravigliosa" di Han Suyin edito da Sonzogno. Al momento sono a metà e non vedo l'ora di finirlo per parlarvene.
Dopo essere scesa dal treno, sono andata subito a posare la valigia nella camera del Bed&Breakfast Art'To che avevo prenotato qualche mese in anticipo, un piccolo restauro generale e poi di corsa verso il Lingotto.
Prima sono passata al metal detector (le misure di sicurezza quest'anno erano alte) e poi sono andata a ritirare il mio abbonamento per entrare al Salone.
Appena entrata è stato come ritrovarmi a casa, era tutto come me lo ricordavo: grande, dispersivo, colorato e caotico.  Una sorta di badilata, carica di libri, che ti colpisce direttamente in faccia e ti lascia stordita, ma incredibilmente eccitata.
Non ho perso tempo e sono andata subito in cerca di Simona di Letture Sconclusionate e Irene di LibrAngolo Acuto. Le ho trovate allo stand della regione Sardegna, intente a seguire la presentazione di un libro (io ho seguito solo gli ultimi dieci minuti, ma sembrava molto interessante). Il tempo di salutarle, abbracciarle e baciarle e ci siamo subito divise, perché io sono andata a mettermi in fila per un evento a cui tenevo particolarmente: "Incontro con Amitav Ghosh" a cura di Neri Pozza Editore in Sala Azzurra.
Amitav Ghosh per Neri Pozza Editore
La presentazione era per l'ultimo libro di Ghosh, e terzo volume della trilogia della Ibis, "Diluvio di fuoco". Interessante perché sono stati fatti molti collegamenti e accenni agli altri libri dell'autore (che io non ho ancora letto, ma ci arriverò, abbiate fede). Ma da una semplice analisi sulle migrazioni di diversi popoli, cosa di cui parla spesso nei suoi libri, è diventata ben presto una discussione sulla politica e i governi di alcuni paesi, come ad esempio l'Italia. Non molto pertinente, a mio parere, ma lui è stato molto diplomatico e divertente nelle risposte.
La delusione più grande è arrivata alla fine. Ci hanno detto che Ghosh avrebbe autografato i libri allo stand di Neri Pozza, così ho tirato fuori la cartina per capire da che parte dovevo andare e molto emozionata mi sono incamminata facendomi spazio tra la folla (dovevo comprare il libro anche per una mia amica che desiderava una copia autografata)... ma il tempo di arrivare allo stand, fare un giro tra i libri, vederlo svolgere una breve intervista con una giornalista, e poi si è alzato e se ne andato... senza firmare nulla.
Che delusione, e che nervoso, fortunatamente non avevo preso i libri (che, qui lo dico e qui lo nego, comprerò su Amazon!!).

Per tirarmi su il morale, dopo questo tiro mancino di Neri Pozza, sono andata a consolarmi al Libraccio. Spulciando, spulciando non sono riuscita a trovare nulla dei titoli che mi ero segnata, ma ho trovato qualcosa che non stavo cercando: "Miss Alabama e la casa dei sogni" di Fannie Flagg (autrice di "Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop" di cui vi parlerò a breve). Questo è il bello del Libraccio: tu vai lì con delle idee ben precise su cosa vuoi e lui ti sorprende con qualcosa a cui non avevi proprio pensato.
Dopo essermi persa un paio di volte per i tre padiglioni, ho ritrovato Simona e Irene, ci siamo accordate per il giorno dopo, e sono tornata al Bed&Breakfast perché ero distrutta (la notte prima l'avevo passata insonne per l'emozione del viaggio), prima però mi sono mangiata un ottimo kebab grande come una casa!!

Sabato
Svegliata di buon ora, dopo una colazione moooolto abbondante (cosa volete che vi dica...viaggiare mi mette molto appetito alla mattina), ho preso la metropolitana e ho iniziato il mio secondo giorno al Salone. Sarebbe meglio definirlo "giorno di reclusione", perché quest'anno c'era la possibilità di un solo ingresso al giorno, quindi una volta dentro ci dovevi rimanere perché se uscivi non ci rientravi più. Grande idea!! Per non parlare del costo del Wi-Fi: 140 Euro!!! "Eh, ma puoi usufruirne anche domani..." e grazie al c... Per quei soldi mi devi dare la certezza di poterlo usare per tutta la settimana successiva, ma da casa mia però!!!

Comunque, ho gironzolato brevemente tra alcuni stand, per farmi un'idea di cosa c'era di interessante, poi sono arrivate Simona e Irene e insieme abbiamo fatto una tappa da Sonzogno (che merita sempre) perché volevo conoscere Valentina, l'addetta stampa, purtroppo però era a una presentazione e niente... ma spero di avere altre occasioni in futuro per conoscerla di persona, visto che per il momento ci conosciamo solo per mail.
Allora noi tre siamo andate da Fazi Editore, per prendere "Charlotte Brontë. Una vita appassionate" poiché di li a poco ci sarebbe stata la presentazione del libro con l'autrice Lyndall Gordon e giustamente io e Irene speravamo di farcelo autografare. Libro scritto nel 2008, ma che Fazi ha pubblicato solo quest'anno, perché si sa che noi italiani siamo sempre sul pezzo quando ne vale la pena...
Dedica e firma di Lyndall Gordon
Arrivata alla cassa a pagare, ho scoperto che con due libri ti davano in omaggio la shopper dedicata alla Brontë. E vuoi lasciartela scappare??? Certo che no. Così mi sono girata e sono andata a scegliermi un altro libro. Vero è che c'era "Gli anni della leggerezza" di Elizabeth J. Howard al 50%, ma io l'ho già in ebook e non mi andava di prenderlo cartaceo, così ho ripiegato molto volentieri su "Ruggine" di Anna Luisa Pignatelli di cui ho letto recensioni entusiaste.
Verso l'una ci siamo dirette allo Spazio Internazionale per l'incontro con la Gordon. Purtroppo abbiamo seguito l'evento in piedi, perché i posti a sedere erano pochi e già tutti occupati da molti compagni di classe della Bonte (giusto per farvi capire l'età media dei presenti...). Ma è stata una presentazione veramente piacevole e interessante e alla fine siamo anche riuscite a farci autografare la nostra copia del libro.
Dopo aver consolato Irene che si era scolta in lacrime per l'emozione, siamo andate a pranzo.

Avrei voluto condividere con voi i momenti importanti della giornata attraverso Facebook e Twitter, ma purtroppo la connessione internet ha deciso di abbandonarmi per tutte le ore che sono stata al Salone,andava e veniva, impedendomi di fare qualsiasi cosa, mi sono sentita un po' isolata dal mondo
Nel pomeriggio abbiamo partecipato a "Percorsi di lettura gay nel mondo contemporaneo" all'Incubatore con Francesco Gnerre e Gianni Farinetti a cura di Rogas Edizioni. Interessante è dire poco. Il dibattito è stato animato e ci ha fatto riflettere e ragionare su molti punti, anche dopo la fine della presentazione. Ad esempio sul fatto del perché si debba chiamare "Letteratura gay"? La letteratura è letteratura, no?
Se vi interessa l'argomento e simili date un'occhiata a questa piccola neonata, ma molto impegnata, casa editrice perché ne vale la pena; uno dei loro obiettivi è di riproporre opere di letteratura italiana "nascoste" dalla censura e dalla critica ufficiale. Rogas Edizioni è stata una piccola scoperta al Salone del Libro, che mi ha aiutato a comprendere meglio un argomento molto attuale, ma sempre estremamente delicato da affrontare. La società cambia e si evolve, è fondamentale stare al passo, dare il proprio contributo e gli scrittori devono fare la loro parte.

Il mio piccolo "bottino"
Un veloce salto da Hacca Edizioni dove ho comprato "Gli ultimi eredi dell'impero" di Vasile Ernu, libro che avevo adocchiato già a Roma a Più Libri, ma che stupidamente avevo dimenticato di prendere, così ho deciso di rimediare.
Poi ho dovuto farmi spazio tra i bimbi-minkia che affollavano lo stand di Newton Compton, per raggiungere un "commesso" e chiedergli un libro per mia madre (sia chiaro: per mia madre!!), ma non l'avevano, per il secondo anno di seguito. Allora, 'sto libro non era al Salone, non riesco a trovarlo nelle librerie, perché mi dicono che è esaurito... Che cavolo devo fare io?? Lo ordino su Amazon, c'avete ragione!!
Ormai ero in giro, così ho contattato Maria di Scratchbook per raggiungerla e abbracciarla un po'. Abbiamo parlato, le ho mostrato i miei acquisti, ma poi ci siamo perse di vista più o meno in zona Libraccio... Per fortuna ci siamo ritrovate poco dopo e abbiamo preso un caffè veloce anche con Simona, Irene, Paola e gli altri ragazzi del Gruppo di Lettura su Facebook.
Prima di uscire definitivamente da quella baraonda che è il Salone, ho accompagnato Simona e Irene a recuperare borse e cappotti lasciati allo stand della Gorilla Sapiens Edizioni. Mentre loro salutavano le Gorilla, io mi sono lasciata tentare da tutti quei bei libri che mi chiamavano. Devo ammettere di non aver fatto troppa resistenza e ho ceduto praticamente subito acquistando "Sottrazione" di Carlo Sperduti.
Una salata, ma buona, cena Thai a base di ravioli e curry e me ne sono tornata in camera a riposare, perché avevo i piedi in fiamme da quanto avevo camminato su e giù per i padiglioni.

Domenica
In realtà domenica non sono entrata al Salone, non avrei fatto in tempo, così me la sono presa con calma, ho preparato la valigia e poi mi sono inviata verso la stazione Porta Nuova e sapete chi ho incontrato lì? Ma ancora Simona e Irene!! per gli ultimi saluti; poi siamo salite sui nostri treni, che ci avrebbero riportate a casa, loro verso Sud e io verso Est. E sono ricominciate le cinque ore di viaggio.


Il bottino è decisamente misero, solo cinque libri, ma l'esperienza è stata intensa, travolgente e stancante...Sicuramente da rifare l'anno prossimo, e quello dopo, e quello dopo ancora...
L'anno scorso, essendo da sola, ho girato con calma tutti gli stand che mi interessavano facendo molti acquisti, mentre questa volta è stata un'esperienza diversa, meno incentrata sui libri, ma più sulle persone (stupende) che girano tra quei corridoi affollati e gli eventi interessanti che si svolgono nelle diverse sale. Due cose molto diverse, ma entrambe significative, intense e indimenticabili.
Completamente distratta da tutte queste persone, mi sono vergognosamente dimenticata di passare a salutare alcune case editrici e usufruisco di questo spazio per scusarmi. Quindi, Las Vegas Edizioni, Edizioni Clichy, Edizioni E/OL'orma Editore, Tunuè, Jo March (che non c'era), Sonzogno, Iperborea, Minimum fax, NN Edizioni, Sur... (un'infinità) scusatemi tanto ma vi saluto tutti da qui, da casa mia, e vi prometto che verrò a trovarvi l'anno prossimo!! O a Roma a Più Libri per chi ci sarà!!

10 commenti:

  1. Wow! Hai vissuto il salone da vera blogger! Noi siamo state solo Domenica e per lo più abbiamo passato il tempo a correre tra stand e comprare libri! Come ogni anno, è stata comunque una grande esperienza!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oddio...non proprio da vera blogger, tenendo conto che sono andata principalmente a eventi e che i libri li ho guardati poco. In più io non mi presento mai agli editori come blogger, sono timida e un po' mi vergogno, quindi nessuno sa della mia esistenza :D

      Elimina
  2. Che bel resoconto, mi è sembrato quasi di vivere il salone con te!!! Se ci sarai quest'anno a Più libri più liberi, dobbiamo assolutamente vederci!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero di riuscire a venire a Roma per Più Libri, nel caso dobbiamo assolutamente incontrarci!! :D

      Elimina
  3. Ecco, brava, vedo che ti stai già preparando per Roma! :D
    Anche a Roma cerchiamo di comportarci bene come a Torino, comprando poco ma prendendo tanti appunti sui libri che abbiamo scoperto. Per poi comprarli a Torino dopo 4 mesi, ovviamente. Csì mettiamo in atto un circolo vizioso per il quale dobbiamo vederci due volte l'anno PER FORZA. Giusto? Giusto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma certo che mi sto preparando per Roma (ho già guardato i treni), mi devo organizzare in anticipo io...
      Il circolo vizioso mi piace e lo appoggio totalmente!!! Appuntamenti fissi ogni anno, da qui all'eternità, a Torino e Roma :D

      Elimina
  4. Ciao! "Pomodori verdi fritti" l'ho letto poco tempo fa, è entrato subito tra i miei libri preferiti! Il libro della Gordon è nella mia wishlist... e poi la borsa è bellissima, invidia!! XD ** Volevo anche dirti che ti ho nominata nel liebster award, spero possa farti piacere! Se ti va di dargli un'occhiata ti lascio il link :) : http://saratraipapaveri.blogspot.it/2016/05/liebster-award.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Pomodori verdi fritti" è veramente bello e a breve pubblicherò il post in cui ne parlo, se ti interessa rimani nei paraggi :D
      Grazie per il Liebster Award, non credo che riuscirò a partecipare per questioni di tempo (ne ho troppo poco!!), ma mi fa molto piacere che tu mi abbia nominata. Grazie, grazie, grazie!!

      Elimina
  5. Io invece sono andata proprio domenica, mentre tu fuggivi, e gli amici Scratchreaders li ho appena incrociati: spero che a qualche futuro Salone si possa combinare un incontro, anche solo per un saluto! Buone letture! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci siamo mancate per poco :(
      Sicuramente in futuro riusciremo a organizzare un incontro, per bere un caffè insieme e parlare di libri, perché una cosa bella del Salone è incontrare gli amici blogger e abbracciarli :D

      Elimina