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martedì 6 dicembre 2016

NUDI E CRUDI di Alan Bennett

Questo post potrei intitolarlo "i miei martedì con Alan Bennett" visto che le recensioni dei suoi romanzi le posto sempre di martedì ultimamente. Ma non lo farò, perché con un titolo simile ho in mente una nuova rubrica per il blog, che partirà nel 2017, ma ve ne parlerò più avanti.
Ultimamente mi sono ritrovata a leggere alcune opere di Alan Bennett perché sono molto brevi e scorrevoli, le finisco in poco tempo e posso parlarvene subito. Non lasciatevi ingannare, però, dalla loro brevità e apparente leggerezza, perché all'interno si trovano molti spunti di riflessione su argomenti seri e importanti.


Trovarsi la casa svaligiata dai ladri è senza dubbio un evento sinistro. Ma se spariscono anche la moquette, il rotolo della carta igenica, il forno e l'arrosto al suo interno che attendeva lo scatto del timer, è palese che non può trattarsi di un semplice furto.
E le allibite vittime, un avvocato londinese agiato e pedante e la sua taciturna moglie, hanno tutto il diritto di pensare a una beffa del destino, o a una nuova formula di candid camera.
Travolti da una realtà truce ed idiota, l'avvocato e la sua spenta consorte si trovano ad affrontare un rompicapo di comica suspense, dal quale schizzano fuori colpi di scena turbinosi, mentre il lettore viene guidato verso un'esilarante catarsi di rara crudeltà.




In questo romanzo breve Alan Bennett ci racconta una situazione paradossale, incredibile da pensare e difficile da concepire, ma lo fa con la sua distintiva vena ironica e il tutto appare esilarante. Gli stessi protagonisti della storia all'inizio pensano a uno scherzo, di cattivo gusto forse, ma sembra proprio una burla.
Mr e Mrs Ransome raccontano questa terribile vicenda anche  agli amici e conoscenti. Purtroppo le persone non si dimostrano molto comprensive a riguardo e non fanno altro che raccontare, a loro volta, la personale esperienza di un furto in casa. Reazione abbastanza comprensibile perché anche la mente del lettore, già dalle prime pagine, in automatico comincia a pensare a furti subiti in prima persona, oppure quelli che gli hanno raccontato amici e parenti.

Per Mr Ransome questa esperienza sembra un grande, gigantesco  e fastidioso scherzo. La cosa sembra colpirlo molto all'inizio, ma quando tutto viene ritrovato e rimesso al suo posto, per lui torna tutto alla normalità, sembra quasi dimenticarsene, e la sua vita riprende la routine di sempre.
Invece per Mrs Ransome è tutto diverso. Il furto in casa e tutta la vicenda successiva hanno un forte impatto su di lei. Sarà una forte scossa emotiva, che la spingerà a mettere in discussione tutta la sua vita. Nell'arco di tutta la storia si renderà conto di molte cose riguardo suo marito, il matrimonio e soprattutto sé stessa.
L'impressione finale è quasi che la loro vita si basasse su quelle cose materiali che possedevano in casa. Una volta tolte queste cose dall'equazione, la loro intera esistenza sembra non riuscire a stare più in piedi, come se gli mancassero le fondamenta. E per Mrs Ransome è proprio come se le mancasse la terra sotto i piedi.

Rosmary Ransome è il personaggio che farà il cambiamento più grande tra i due coniugi.
Mentre per lui, chiuso sempre nel suo personale guscio al quale non permette l'accesso nemmeno a sua moglie, le cose peggioreranno e il suo stesso corpo diventerà un vero guscio sigillato dal quale non potrà mai più uscire. Al contrario la moglie avrà il suo riscatto. Sempre taciturna, remissiva e spenta, finalmente Rosmary si aprirà al mondo e a sé stessa (e anche al sesso), diventando più sicura, felice, loquace e interessante. Dopo aver taciuto per molto tempo, ora tocca a lei e, alla fine della storia, è un fiume in piena di parole, opinioni e pensieri.

C'è una cosa che Mrs Ransome sta cercando fin dall'inizio, prima non sapendo nemmeno bene cosa sia e poi riuscendo anche a darle un nome: empatia.
Vorrebbe più empatia da parte delle persone che la circondano, e se alla fine non riuscirà ad ottenerla, nemmeno da suo marito, l'obiettivo sarà comunque raggiunto perché la riceverà appieno dal lettore, che entrerà in sintonia con lei dopo aver letto la sua storia e la sua evoluzione. Anche il curioso e divertente "mistero" che sta alla base del furto in casa dei Ransame, alla fine scoperto solo Rosmary e il lettore (perché il marito rimarrà all'oscuro per sempre), li aiuterà a  legare ancora di più.
La rivelazione finale, devo ammettere, ha perfettamente senso ed è assolutamente plausibile e realistica, per quanto comica ed esilarante; ma non avrei mai immaginato quella conclusione e tutti i risvolti.

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