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venerdì 5 maggio 2017

#IlMaggioDeiLibri: PERSUASIONE di Jane Austen #anniversari

In questa settimana de Il Maggio Dei Libri ci concentriamo sugli #anniversari di #scrittori (e #scrittrici) illustri.
Quest'anno ricorrono i 125 anni dalla nascita di J.R.R. Tolkien; i 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello; i 150 anni dalla morte di Charles Baudelaire; i 200 anni dalla morte di Jane Austen e i 30 anni dalla morte di Marguerite Yourcenar.
Tutti grandissimi scrittori nel loro genere, ma ho scelto Jane Austen per un affetto particolare che ho verso di lei. In questi giorni mi sono ritrovata a (ri)leggere quello che per me è il suo romanzo più bello e che mi commuove ogni volta: Persuasione e parlarne con voi mi sembra il modo migliore per onorare questa autrice.

Al centro della vicenda Sir Walter Elliot, uomo orgoglioso e pieno di sé, e le sue tre figlie Elizabeth, Anne e Mary. Rimasto vedovo molto presto, Sir Walter affida le giovani a una tutrice, Lady Russell, perché ne curi l'educazione.
A diciannove anni Anne si innamora di un giovane ufficiale di marina, Frederick Wentworth, ma su sollecitazione della sua mentore che ne sottolinea di continuo la mancanza di mezzi, e la scarsa considerazione del padre, Anne rompe il fidanzamento.
Otto anni dopo però lo rincontra. Amaramente pentitasi del passo compiuto a suo tempo, decide quindi di giocarsi ogni possibilità.
Il capitano Wentworth è educato e cortese con lei, ma mantiene una certa distanza e sembra interessato ad un altra ragazza. Anne vive sempre una certa tensione quando è in sua compagnia e la mente vola sempre ai ricordi di quei momenti felici e spensierati vissuti insieme, prima che tutto si rovinasse. Con il passare del tempo Anne diventa sempre più consapevole dei propri desideri, fino alla rivelazione finale del capitano Wentworth.
Persuasione ci racconta la presa di parola di una donna, che riconosce finalmente il desiderio più profondo del proprio cuore ed evolve di pari passo con la propria consapevolezza.

Il romanzo si apre non con la presentazione della protagonista Anne Elliot, ma con quella di altri personaggi, importanti per lo svolgimento, ma indubbiamente secondari rispetto a lei. Questo sta a indicare la pacatezza e l'abitudine di Anne di mettere sempre gli altri e i loro desideri prima dei propri; ma anche di come in realtà la ragazza sia poco considerata dai suoi parenti e conoscenti. Nei primi capitoli lei appare molto poco, e quelle poche volte che parla non è quasi ascoltata e le sue parole cadono quasi nel vuoto.
Finalmente incontreremo Anne nel quarto capitolo, ma anche qui la conosciamo attraverso il racconto del suo fidanzamento con Frederick Wentworth, presto rotto a causa delle pressioni da parte di Lady Russell, per la mancanza di mezzi del ragazzo.
Da questo capitolo in poi si può dire che cominci la vera storia e la narrazione si concentra sui sentimenti e le sensazioni di Anne.

Jane Austen ci presenta all'inizio alcuni personaggi molto rilevanti e incisivi nella vita di Anne, per mostrarci il suo ambiente, le idee e le convinzioni delle persone che la circondano.
C'è Sir Walter Elliot, il padre,  superficiale e pieno di sé, ossessionato dall'importanza del nome e da una certa reputazione a cui non vuole per nessuna ragione rinunciare, anche a costo di sperperare tutti i suoi averi; in oltre non considera Anne perché ormai vecchia e bruttina. La sorella, Elizabeth, degna figlia di suo padre, consapevole del suo fascino e della sua ricchezza, altezzosa e arrogante, alla compagnia della sorella Anne preferisce in assoluto quella di Mrs Clay, figlia di Mr Shepherd (amico intimo di Sir Walter). Mary, sorella minore di Anne, ipocondriaca e lamentosa, ma con l'altezzosità degli Elliot, l'unica a prendere in considerazione la sorella, ma solo per il suo tornaconto. E poi c'è Lady Russell donna intelligente e influente, tutrice e mentore di Anne, attenta che le ragazze si accompagnino solo a persone della loro levatura sociale, e disapprova chiunque sia in posizione sociale inferiore a loro.

Persuasione, oltre ad essere il titolo, è anche un perno attorno al quale ruota tutto il romanzo. Tutti i personaggi prima o poi vengono persuasi a fare qualcosa di cui non sono molto convinti: Mr Shepherd convince Sir Walter a condurre una vita più morigerata e ad affittare la sua casa; Mrs Clay con la sua avvenenza persuade ben presto Elizabeth e suo padre; tutti cercano, senza grande successo, di convincere la sorella minore Mery a essere meno ipocondriaca e a non fare una tragedia per qualsiasi cosa; Lousa fa il bello e il cattivo tempo all'interno della compagnia di amici e, in più, costringe la sorella Henrietta ad accettare il corteggiamento di Mr Hayter in modo da allontanarla dal capitano Wentworth.
Sono molte le situazione in cui alcuni personaggi vengono persuasi da altri, sottolineando la loro debolezza di carattere. Ironicamente l'unica a mostrare una certa solidità del carattere è la stessa Anne: colei che viene persuasa all'inizio a lasciare l'amore della sua vita, ha compreso la lezione e ora è più ferma e sicura di ciò che vuole, e non si lascia influenzare.
Questo è un concetto molto importante, che il capitano Wentworth ribadisce più di una volta nei suoi discorsi e cioè che desidera al suo fianco una donna con "fermezza di mente". E l'unica che ha questa caratteristica, tra i personaggi del libro, è proprio Anne e lo dimostra diverse volte.

Ma questo libro è anche una struggente storia d'amore di due amanti separati da differenze di classe. Quando, insieme a Anne,  scopriamo che il capitano Wentworth si sta recando a Kellynch viviamo insieme a lei quella sensazione di agitazione e trepidazione prima del loro incontro, ma anche una certa angoscia e paura che siano passati troppi anni e che tutto sia inesorabilmente perduto. La tensione si presenta ad ogni loro incontro, ad ogni momento trascorso insieme. Per tutto il romanzo stiamo accanto a Anne e condividiamo con lei il dubbio che lui si sia lasciato la loro storia d'amore alle spalle, che provi solo un gran risentimento nei suoi confronti, fino però all'incredibile lettera che il capitano le scrive, rivelandole i suoi sentimenti e le sue intenzioni. E qui le lacrime sono assicurate!! (Potete leggere la lettera in questa puntata della mia rubrica Lettere da...).

La storia di Anne Elliot e il capitano Wentworth tocca corde per me molto sensibili, assumendo un significato importante nella mia vita e diventando così il mio romanzo austeniano preferito.
Una storia di coraggio, rivalsa e di amore; di seconde possibilità, perché non è mai troppo tardi quando si parla del vero amore. Per questo lo trovo anche molto romantico, non in modo sdolcinato, ma estremamente realistico e concreto. È anche un romanzo di crescita e il percorso compiuto da Anne, lungo le pagine, la porta a una forte coscienza di sé e dei suoi desideri.
Il tutto arricchito dalla prosa di Jane Austen così accurata, corposa, ricca di dettagli e di sentimenti, con personaggi perfettamente delineati e caratterizzati. Secondo me Persuasione è il suo lavoro meglio riuscito e sicuramente più maturo nello stile e nello svolgersi della storia.
E ora la domanda è d'obbligo: qual è il vostro romanzo preferito della Austen?


Vi lascio qui il calendario completo, dove potete trovare le altre blogger e vlogger coinvolte in questo progetto:


4 commenti:

  1. Credo che Persuasione sia anche il io romanzo preferito della Austen, almeno tra quelli che ho letto finora. Certo, ovviamente non posso dimenticare lo storico Orgoglio e pregiudizio, ma Persuasione ha una maturità che agli altri manca e mi ha coinvolta totalmente dalla prima all'ultima riga. A leggere la tua recensione mi viene quasi voglia di rileggerlo ;)

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    1. Sono felice che la mia recensione ti faccia venire voglia di rileggerlo, è veramente un libro speciale e sa toccare corde per me molto sensibili :)

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  2. Persuasione è il mio romanzo preferito di Jane Austen, a tratti lo preferisco ad orgoglio e pregiudizio, perché e l'opera più matura della scrittrice e lo si vede anche dai protagonisti che amo tanto come la generosa e dolce Anne.

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    1. Vedo che non sono l'unica ad amare profondamente quest'opera della Austen, anche e soprattutto per quel senso di maturità stilistica che trasmette.

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