Ormai lo sanno tutti: il Liebster Award è un "premio" che i blogger si danno a vicenda per poter dare visibilità ai loro spazi preferiti, soprattutto a quelli con meno di 200 iscritti che sono poco noti ma decisamente interessanti.
È sempre un piacere riceverne uno, perché ci sono delle domande a cui rispondere e questo mi permette di fare quattro chiacchiere con voi, in modo più spensierato e rilassato e farmi conoscere un po' meglio.
È sempre un piacere riceverne uno, perché ci sono delle domande a cui rispondere e questo mi permette di fare quattro chiacchiere con voi, in modo più spensierato e rilassato e farmi conoscere un po' meglio.
Prima di tutto devo ringraziare Eva de La libreria di Eva per avermi nominata, l'ha fatto ancora a luglio, ma io trovo il tempo di rispondere solo ora (però non me ne sono dimenticata!!)
Se ancora non la conoscete non perdetevi l'occasione di fare un salto da lei. Eva è una blogger preparata e accurata nelle sue recensioni, riesce a far trasparire la sua grande passione per la lettura e ha un preciso gusto nei libri. Sceglie sempre opere che si discostano da ciò che legge la massa, particolari, non banali e interessanti; e le sue parole scatenano nel lettore una fortissima voglia di leggere quel dato libro (io per prima ho trovato molti consigli di lettura nel suo blog).
Eva mi fa sempre un sacco di complimenti ed è sempre carina con me, questo mi imbarazza parecchio e ho paura che non troverò mai le parole giuste per ringraziarla, ma soprattutto per far capire a tutti voi quanto sia brava, intelligente, preparata, colta, simpatica e quanto il suo blog meriti molta più visibilità.
Ma ora passiamo alle domande:
1. Qual è il romanzo che racconta una storia che vorresti vivere? Tenendo ben presente però che alla fine ritornerai alla tua vita di oggi...
È una domanda molto difficile alla quale rispondere, perché ci sono moltissime storie che vorrei vivere: tutte quelle dei miei libri preferiti, tutte quelle che mi hanno lasciato e insegnato qualcosa, tutte quelle che mi hanno appassionato e che sono impresse nella mia mente.
Ogni volta che leggo una storia che mi piace molto, mi piacerebbe poterla vivere di persona fino in fondo, per poter amplificare le emozioni che mi suscita.
Questo è quello che preferisco della lettura: poter vivere in qualche modo avventure sempre diverse, anche solo per poco e solo nella mia testa; ma la cosa peggiore è che a un certo punto bisogna per forza tornare alla vita reale.
2. Se potessi trasformarti in un personaggio letterario maschile, quale sceglieresti e perché?
A questa domanda posso rispondere solo con Reth Butler. Primo (e forse unico) personaggio maschile di cui mi sia veramente innamorata in un libri. Caratterizzato magistralmente, una vera descrizione a trecentosessanta gradi, ma tutti i personaggi che Margaret Mitchell ha raccontato nel suo capolavoro Via col vento sono così.
Reth è un uomo affascinante, scaltro, intelligente, sicuro di sé, complesso e profondo; capace di gesti pieni di egoismo, raggiri e imbrogli, ma anche di grande passione, comprensione e tenerezza. Sa sempre cosa dire nel momento giusto, è un gentiluomo di altri tempi, ma anche un mascalzone e sbruffone. Insomma non è del tutto buono o del tutto cattivo.
La complessità di questo personaggio, così ricco di sfumature, mi ha sempre affascinata e incantata, e per me avrà sempre il volto di Clark Gable.
3. Qual è l'ultimo libro che hai letto al di fuori dalla tua "confort zone" letteraria?
Io sono una lettrice che molto raramente abbandona la sua "confort zone", per non dire che non lo faccio praticamente mai. Ma quest'anno è stato diverso, tutto è stato diverso, e per i progetti che avevo dovevo impegnarmi ad affrontare un genere al quale non mi sono mai avvicinata per paura (ma quella vera, perché sono una fifona) ed è l'horror.
I primi due libri che ho letto finora per avvicinarmi a questo genere sono stati Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson e Rosemary' Baby di Ira Levin.
Sono partita con opere più pacate, tranquille, che aggirano il genere horror vero e proprio, ma ora mi sono buttata su qualcosa di più impegnativo come It di Stephen King, che sto leggendo a piccole dosi.
4. Parlaci di un "viaggio letterario" che hai amato molto... cioè un posto che ti è piaciuto dove senti quasi di essere stata, pur avendone solo letto.
Il primo che mi viene in mente al momento è Via col vento. Per me ha significato molto. È stata una continua corsa sulle montagne russe dei sentimenti, un viaggio intenso e indimenticabile, perché ancora oggi certe immagini sono vivide nella mia mente e non mi abbandonano. Accompagnata da personaggi magnifici, ricchi di sfaccettature e completi, che mi sono rimasti nel cuore, tutti nessun escluso; circondata da un contesto storico e delle ambientazioni emozionanti e indelebili.
Un vero capolavoro, che mi ha anche fatto capire cosa vuol dire leggere un libro veramente ben scritto sotto tantissimi punti di vista.
5. Al contrario, qual è un luogo (o un tempo) terribile dove ringrazi di essere stata solo tramite le pagine di un libro?
Beh... credo che a questa domanda possa rispondere con tutto ciò che ho letto riguardo l'Olocausto e la Seconda Guerra Mondiale in generale. Partendo dai romanzi sull'argomento ad esempio Quando Hitler rubò il coniglio rosa (letto la prima volta a 12 anni) o Il bambino con il pigiama a righe, per arrivare alle vere testimonianze come Se questo è un uomo, il Diario di Anna Frank e Il silenzio dei vivi, solo per citarne alcuni.
È un argomento al quale sono molto sensibile e di cui leggo spesso, per raccogliere più testimonianze possibili su questo periodo buio dell'umanità, perché secondo me è importantissimo non dimenticare mai e imparare dagli errori del passato.
6. Un tuo autore o autrice (vivente) "feticcio"? Cioè, di cui compri a scatola chiusa ogni suo nuovo titolo?
Senza ombra di dubbio rispondo con Kate Morton, autrice australiana straordinaria che ho conosciuto molti anni fa con il suo Il giardino dei segreti, di cui mi sono innamorata immediatamente e da allora attendo con trepidazione ogni sua nuova uscita.
7. Rileggi mai libri? Sia in caso di risposta affermativa, sia negativa... perché?
Di solito non rileggo i libri per mancanza di tempo principalmente. Il tempo da dedicare a questa bellissima passione è sempre troppo poco, perciò preferisco leggere sempre qualcosa di nuovo (i libri belli sono talmente tanti...)
Ma un'eccezione c'è, anzi più di una e sono: Persuasione di Jane Austen, Il Signore degli Anello di Tolkien e tutta la saga di Harry Potter della Rowling; che ogni tanto riprendo in mano perché sento veramente la necessità di rileggerli.
8. Perché hai aperto un blog letterario?
Non c'è molto da dire a riguardo. Credo che volessi solo un posto dove poter dare sfogo alle mie impressioni sui libri che leggevo, dare un ordine alle continue riflessioni che avevo in testa e poterne parlare con qualcuno.
Negli anni è diventato molto di più: un posto tutto mio, dove mi sento bene e al sicuro, che mi aiuta a rilassarmi e divertirmi; attraverso il quale ho conosciuto della gente stupenda con la quale ho instaurato delle vere e proprie amicizie, anche se siamo in posti del'Italia o del mondo completamente diversi.
9. Quando acquisti un libro, qual è l'aspetto che ti influenza di più? La copertina, la trama, l'edizione, il prezzo...
Sempre e solo la trama, io mi concentro solo su quella, se mi piace e mi conquista tutto il resto passa in secondo piano, anche una copertina brutta o un'edizione rovinata. E per lo stesso principio se la copertina di un libro mi piace tantissimo, ma la trama non mi convince, mi limito a guardarlo senza comprarlo.
Ci sono anche alcune case editrici di cui mi fido molto e di cui potrei comprare quasi tutto il catalogo a scatola chiusa, per esempio Bompiani e Sonzogno tra le più grandi e tra le piccole Caravan Edizioni ed Edizioni E/O. Ma comunque leggo sempre prima le trame.
10. Il libro che stai leggendo in questo momento: perché proprio quello? Com'è arrivato a te?
Mi piacerebbe citare un libro impegnato, importante, di quelli che ti cambiano un po' nel profondo quando li leggi, e soprattutto mi piacerebbe poter fare bella figura. Ma purtroppo mi ritrovo a rispondere a questa domanda in un periodo un po' particolare della mia vita da lettrice.
Ve lo dico solo perché sono una persona onesta, ma mi vergogno un po' al momento. Ora sul mio comodino si trova Cupcake Club di Roisin Meaney... un chick-lit dei più beceri e che avranno letto in cinque.
La motivazione è presto detta. Dopo il periodo impegnativo che ho passato, non avevo proprio la testa per concentrami su un libro serio e quindi avevo bisogno di qualcosa di molto leggero, che non mi impegnasse troppo la testa, da poter leggere con superficialità, per prepararmi a letture migliori. Per fortuna lo sto finendo, perché, ora che sono pronta ad altro, mi sta davvero infastidendo.
11. Elenca cinque libri che leggerai quest'estate in vacanza.
Se ancora non la conoscete non perdetevi l'occasione di fare un salto da lei. Eva è una blogger preparata e accurata nelle sue recensioni, riesce a far trasparire la sua grande passione per la lettura e ha un preciso gusto nei libri. Sceglie sempre opere che si discostano da ciò che legge la massa, particolari, non banali e interessanti; e le sue parole scatenano nel lettore una fortissima voglia di leggere quel dato libro (io per prima ho trovato molti consigli di lettura nel suo blog).
Eva mi fa sempre un sacco di complimenti ed è sempre carina con me, questo mi imbarazza parecchio e ho paura che non troverò mai le parole giuste per ringraziarla, ma soprattutto per far capire a tutti voi quanto sia brava, intelligente, preparata, colta, simpatica e quanto il suo blog meriti molta più visibilità.
Ma ora passiamo alle domande:
1. Qual è il romanzo che racconta una storia che vorresti vivere? Tenendo ben presente però che alla fine ritornerai alla tua vita di oggi...
È una domanda molto difficile alla quale rispondere, perché ci sono moltissime storie che vorrei vivere: tutte quelle dei miei libri preferiti, tutte quelle che mi hanno lasciato e insegnato qualcosa, tutte quelle che mi hanno appassionato e che sono impresse nella mia mente.
Ogni volta che leggo una storia che mi piace molto, mi piacerebbe poterla vivere di persona fino in fondo, per poter amplificare le emozioni che mi suscita.
Questo è quello che preferisco della lettura: poter vivere in qualche modo avventure sempre diverse, anche solo per poco e solo nella mia testa; ma la cosa peggiore è che a un certo punto bisogna per forza tornare alla vita reale.
2. Se potessi trasformarti in un personaggio letterario maschile, quale sceglieresti e perché?
A questa domanda posso rispondere solo con Reth Butler. Primo (e forse unico) personaggio maschile di cui mi sia veramente innamorata in un libri. Caratterizzato magistralmente, una vera descrizione a trecentosessanta gradi, ma tutti i personaggi che Margaret Mitchell ha raccontato nel suo capolavoro Via col vento sono così.
Reth è un uomo affascinante, scaltro, intelligente, sicuro di sé, complesso e profondo; capace di gesti pieni di egoismo, raggiri e imbrogli, ma anche di grande passione, comprensione e tenerezza. Sa sempre cosa dire nel momento giusto, è un gentiluomo di altri tempi, ma anche un mascalzone e sbruffone. Insomma non è del tutto buono o del tutto cattivo.
La complessità di questo personaggio, così ricco di sfumature, mi ha sempre affascinata e incantata, e per me avrà sempre il volto di Clark Gable.
3. Qual è l'ultimo libro che hai letto al di fuori dalla tua "confort zone" letteraria?
Io sono una lettrice che molto raramente abbandona la sua "confort zone", per non dire che non lo faccio praticamente mai. Ma quest'anno è stato diverso, tutto è stato diverso, e per i progetti che avevo dovevo impegnarmi ad affrontare un genere al quale non mi sono mai avvicinata per paura (ma quella vera, perché sono una fifona) ed è l'horror.
I primi due libri che ho letto finora per avvicinarmi a questo genere sono stati Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson e Rosemary' Baby di Ira Levin.
Sono partita con opere più pacate, tranquille, che aggirano il genere horror vero e proprio, ma ora mi sono buttata su qualcosa di più impegnativo come It di Stephen King, che sto leggendo a piccole dosi.
4. Parlaci di un "viaggio letterario" che hai amato molto... cioè un posto che ti è piaciuto dove senti quasi di essere stata, pur avendone solo letto.
Il primo che mi viene in mente al momento è Via col vento. Per me ha significato molto. È stata una continua corsa sulle montagne russe dei sentimenti, un viaggio intenso e indimenticabile, perché ancora oggi certe immagini sono vivide nella mia mente e non mi abbandonano. Accompagnata da personaggi magnifici, ricchi di sfaccettature e completi, che mi sono rimasti nel cuore, tutti nessun escluso; circondata da un contesto storico e delle ambientazioni emozionanti e indelebili.
Un vero capolavoro, che mi ha anche fatto capire cosa vuol dire leggere un libro veramente ben scritto sotto tantissimi punti di vista.
5. Al contrario, qual è un luogo (o un tempo) terribile dove ringrazi di essere stata solo tramite le pagine di un libro?
Beh... credo che a questa domanda possa rispondere con tutto ciò che ho letto riguardo l'Olocausto e la Seconda Guerra Mondiale in generale. Partendo dai romanzi sull'argomento ad esempio Quando Hitler rubò il coniglio rosa (letto la prima volta a 12 anni) o Il bambino con il pigiama a righe, per arrivare alle vere testimonianze come Se questo è un uomo, il Diario di Anna Frank e Il silenzio dei vivi, solo per citarne alcuni.
È un argomento al quale sono molto sensibile e di cui leggo spesso, per raccogliere più testimonianze possibili su questo periodo buio dell'umanità, perché secondo me è importantissimo non dimenticare mai e imparare dagli errori del passato.
6. Un tuo autore o autrice (vivente) "feticcio"? Cioè, di cui compri a scatola chiusa ogni suo nuovo titolo?
Senza ombra di dubbio rispondo con Kate Morton, autrice australiana straordinaria che ho conosciuto molti anni fa con il suo Il giardino dei segreti, di cui mi sono innamorata immediatamente e da allora attendo con trepidazione ogni sua nuova uscita.
7. Rileggi mai libri? Sia in caso di risposta affermativa, sia negativa... perché?
Di solito non rileggo i libri per mancanza di tempo principalmente. Il tempo da dedicare a questa bellissima passione è sempre troppo poco, perciò preferisco leggere sempre qualcosa di nuovo (i libri belli sono talmente tanti...)
Ma un'eccezione c'è, anzi più di una e sono: Persuasione di Jane Austen, Il Signore degli Anello di Tolkien e tutta la saga di Harry Potter della Rowling; che ogni tanto riprendo in mano perché sento veramente la necessità di rileggerli.
8. Perché hai aperto un blog letterario?
Non c'è molto da dire a riguardo. Credo che volessi solo un posto dove poter dare sfogo alle mie impressioni sui libri che leggevo, dare un ordine alle continue riflessioni che avevo in testa e poterne parlare con qualcuno.
Negli anni è diventato molto di più: un posto tutto mio, dove mi sento bene e al sicuro, che mi aiuta a rilassarmi e divertirmi; attraverso il quale ho conosciuto della gente stupenda con la quale ho instaurato delle vere e proprie amicizie, anche se siamo in posti del'Italia o del mondo completamente diversi.
9. Quando acquisti un libro, qual è l'aspetto che ti influenza di più? La copertina, la trama, l'edizione, il prezzo...
Sempre e solo la trama, io mi concentro solo su quella, se mi piace e mi conquista tutto il resto passa in secondo piano, anche una copertina brutta o un'edizione rovinata. E per lo stesso principio se la copertina di un libro mi piace tantissimo, ma la trama non mi convince, mi limito a guardarlo senza comprarlo.
Ci sono anche alcune case editrici di cui mi fido molto e di cui potrei comprare quasi tutto il catalogo a scatola chiusa, per esempio Bompiani e Sonzogno tra le più grandi e tra le piccole Caravan Edizioni ed Edizioni E/O. Ma comunque leggo sempre prima le trame.
10. Il libro che stai leggendo in questo momento: perché proprio quello? Com'è arrivato a te?
Mi piacerebbe citare un libro impegnato, importante, di quelli che ti cambiano un po' nel profondo quando li leggi, e soprattutto mi piacerebbe poter fare bella figura. Ma purtroppo mi ritrovo a rispondere a questa domanda in un periodo un po' particolare della mia vita da lettrice.
Ve lo dico solo perché sono una persona onesta, ma mi vergogno un po' al momento. Ora sul mio comodino si trova Cupcake Club di Roisin Meaney... un chick-lit dei più beceri e che avranno letto in cinque.
La motivazione è presto detta. Dopo il periodo impegnativo che ho passato, non avevo proprio la testa per concentrami su un libro serio e quindi avevo bisogno di qualcosa di molto leggero, che non mi impegnasse troppo la testa, da poter leggere con superficialità, per prepararmi a letture migliori. Per fortuna lo sto finendo, perché, ora che sono pronta ad altro, mi sta davvero infastidendo.
11. Elenca cinque libri che leggerai quest'estate in vacanza.
Ve l'ho detto che Eva mi aveva nominato ancora a luglio per queste domande, quindi qui risponderò con i cinque libri che voglio sicuramente leggere in futuro (più o meno prossimo) anche perché sono nella mia libreria in attesa da troppo tempo.
La collina dei conigli di Richard Adams
La saga dei Cazalet di Elizabeth Jane Howard (lo so che sono già questi cinque libri, ma contiamoli come un unico tomone, dai)
Exit West di Mohsin Hamid
Le ragazze di Emma Cline
Il segreto del Bosco Vecchio di Dino Buzzati
La collina dei conigli di Richard Adams
La saga dei Cazalet di Elizabeth Jane Howard (lo so che sono già questi cinque libri, ma contiamoli come un unico tomone, dai)
Exit West di Mohsin Hamid
Le ragazze di Emma Cline
Il segreto del Bosco Vecchio di Dino Buzzati
Ora è il mio turno di nominare qualcuno. Alcuni avranno anche più di 200 iscritti e sicuramente li conoscerete già, ma lo scopo secondo me è leggere le loro risposte alle domande, no? È questo che ci interessa di più.
Un libro per amico
Il grado zero della lettura
La Biblionauta
Athenae Noctua
Letture sconclusionate
E visto che Eva ha fatto veramente delle belle domande, io mantengo queste undici e invito le ragazze che ho nominato a darci le loro risposte (l'undicesima viene cambiata con: i cinque libri che vorresti leggere assolutamente in futuro)
Ora tocca a voi, non vedo l'ora di leggere le vostre risposte.
Grazie della menzione e per averci comunicato queste curiosità sulla tua vita di lettrice! Appoggio in pieno la tua intenzione di buttarti sui Cazalet e di includere fra le tue prossime letture anche un titolo di Buzzati, che apprezzo molto. :)
RispondiEliminaBuzzati l'ho inserito perché leggo pochissimi italiani e lui è un ottimo autore per colmare le mie lacune, in più "I segreti del Bosco Vecchio" mi fa molto Natale (non so bene perché) e visto che il periodo si avvicina ne approfitto.
EliminaTutti parlano così bene dei Cazalet (anche tu ne hai parlato ampiamente) che è arrivato il momento di farmene un'idea mia.
Sul punto del viaggio non avrei mai pensato a Via col vento...
RispondiEliminaRingrazio per il premio e rispondo immediatamente.
1. Nella lettura non cerco mondi in cui vorrei vivere, però sento abbastanza vicine le ambientazioni parigine, penso ai romanzi di Patrick Modiano o all'esilarante Zazie nel metrò di Raymond Queneau.
2. Tra i miei “eroi” letterari, un posto speciale spetta a Milton, protagonista di Una questione privata di Beppe Fenoglio. Anche se non fa una bella fine…
3. Mi trovo benissimo nella mia “sconfort zone”, so che non apprezzo la letteratura nordamericana ma mi ostino a leggerla, quasi per avere ogni volta ragione. Una delle ultime conferme è costituita da Chiedi alla polvere di John Fante.
4. Lisbona è la mia città letteraria e lo devo soprattutto ad Antonio Tabucchi e Fernando Pessoa.
5. Sono stata in culo al mondo – cioè in Angola – con António Lobo Antunes, in uno dei miei viaggi letterari più provanti.
6. Antonio Tabucchi, Stig Dagerman, Raymond Queneau, Kazuo Ishiguro, Felisberto Hernández, Julio Cortázar: gli autori che hanno una cifra stilistica inconfondibile, che passa anche attraverso il filtro della traduzione.
7. È abbastanza raro, fondamentalmente perché ho voglia di conoscere nuovi libri e nuovi autori.
8. Se non scrivo non rielaboro e poi dimentico con una certa facilità: è una specie di diario tematico.
9. L’autore e la casa editrice (se li conosco), la quarta di copertina in caso contrario. Spesso leggo autori “raccomandati” da altri (ad esempio, ho scoperto Felisberto Hernández grazie a Julio Cortázar e Stig Dagerman grazie a Giorgio Fontana).
10. Il signor Mani di Abraham Yehoshua. Perché dopo aver letto la sua teoria letteraria (Il lettore allo specchio), che mi ha molto colpito, devo verificare come questa venga messa in pratica.
11. A breve leggerò Il gigante sepolto di Kazuo Ishiguro e La regina di Saba di Knut Hamsun.
Grazie per aver risposto alle domande. Devo ammettere di non essere per nulla sorpresa dalle tue risposte (ormai dal punto di vista letterario ti conosco :D), tranne che per Milton nella domanda due, quello no non me lo aspettavo.
EliminaNon vedo l'ora di sapere la tua opinione su "Il gigante sepolto" perché ho sentito persone parlarne abbastanza male, dicendo che non era il solito Ishiguro.
Che bel rientro, Dany!
RispondiEliminaTi ringrazio moltissimo per le belle parole che spendi su di me, e ancora di più per aver risposto alle mie domande: ci hai permesso di affacciarci alla tua vita di lettrice e di scoprire cose interessanti su di te e sul modo con cui ti approcci al mondo dei libri e alle diverse, numerose vite ed esperienze che proprio i libri ci permettono di sperimentare.
Ti seguo in pieno sui Cazalet: ora che è uscito l'ultimo della saga, ora che tutti hanno quasi smesso di parlarne... è arrivato per me il momento di leggerlo. Ho il primo della saga pronto sul lettore: vediamo se ci riesco prima della fine dell'anno - è difficile per me restare fedele alle mie liste di lettura, lo sarà ancor di più nelle prossime settimane, visto che conto di tornare da PLPL con un po' di libri nuovi e totalmente imprevisti. A proposito, ci vediamo presto: nei prossimi giorni ti scrivo, appena mi organizzo - ci sono un sacco di incontri interessanti in fiera!
Eva
Anch'io ho pensato di leggere la saga dei Cazalet proprio perché l'eccitazione di tutti è un po' scemata. Prima, mentre ne parlavano tutti, non avevo così voglia di leggerla e anche il fatto che fosse ancora incompiuta mi frenava. Ma ora sento che è arrivato il suo momento.
EliminaPotremmo fare una lettura condivisa, procedere insieme anche per confrontarci e sostenerci (sono sempre 5 libri, la cosa è impegnativa!!) Che ne dici? Ne riparliamo quando ci vediamo a PLPL!!! :D
Sai che questa idea della lettura condivisa della saga dei Cazalet mi stuzzica non poco? Ne parliamo a PLPL. Ciao!
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