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venerdì 8 giugno 2012

IL PALAZZO DELLA MEZZANOTTE di Carlos Ruiz Zafòn

Molti dicono che Zafòn sia uno dei migliori autori degli ultimi anni, questo mi ha invogliato molto a leggerlo. Non avevo fatto una ricerca accurata dei suoi romanzi, quindi, quando sono andata in libreria, ho comprato il primo libro che ho trovato.

A Calcutta, nel 1916, un giovane tenente inglese sacrifica la vita per salvare due gemelli neonati, un maschio e una femmina; separati da allora, Ben vivrà in un orfanotrofio, senza sapere che ha una sorella. Sedici anni dopo, Ben si prepara a lasciare l'orfanotrofio e a cominciare la sua vita da adulto. Inoltre dovrà lasciare anche il Chowbar Society, un club segreto formato da sette ragazzi orfani e molto amici tra loro, che per anni si è riunito in un antico edificio in rovina: il Palazzo della Mezzanotte. L'ultima notte, però, Ben ritroverà la sorella Sheere, che gli racconterà una storia d'amore, morte, pazzia e vendetta. Incuriositi da tale storia, i ragazzi del Chowbar Society cominceranno ad investigare sul passato e scopriranno cosa è accaduto in quella città sedici anni prima. Una scoperta che coinvolgerà personalmente Ben e Sheere e che determinerà il destino dei giovani ragazzi e il loro futuro.

All'inizio del libro c'è una nota dell'autore, dove egli spiega che questo è il suo secondo romanzo (pubblicato in Spagna nel 1994) e che i suoi primi quattro romanzi furono originariamente pubblicati nella narrativa per ragazzi. La speranza dell'autore è che questo non impedisca la lettura anche ad un pubblico adulto.
Personalmente non capisco questa categorizzazione: quando in un libro ci sono dei protagonisti adolescenti, questo diventa automatucamente un romanzo per giovani adulti. Io ho superato l'adolescenza da un bel po' di anni, ma "Il palazzo della mezzanotte" mi è piaciuto molto e l'ho trovato adatto a qualsiasi età.

Fatica leggermente ad ingranare all'inizio, ma forse è stata colpa mia, perché non ero pienamente concentrata sul libro. Superato lo scoglio delle prime pagine, ha cominciato ad appassionarmi e conquistarmi. Pian piano sono stata invasa dalla curiosità, non vedevo l'ora di poter continuare con la lettura, per scoprire cosa sarebbe successo.

La scrittura è scorrevole, semplice, ma dettagliata al tempo stesso. Io non sono mai stata a Calcutta, ma Zafòn la descrive così bene, che mi sembrava di camminare per le strade di quella immensa e misteriosa città insieme a Ben e Sheere.
L'elemento soprannaturale non è così naturale, spontaneo e integrato son l'ambiente come può esserlo, per esempio, in "La casa degli spiriti" di Isabel Allende . Qui si percepisce il distacco e la distinzione tra mondo reale e mondo magico e spiritico; non è un lato negativo, perché quando appare l'elemento soprannaturale, colpisce e stupisce, coinvolgendo ancora di più il lettore nella storia.

E' un'incredibile romanzo sull'amicizia, quella vera, che tutti i ragazzi cercano a quell'età (e non solo); amici leali, pronti a starti accanto e aiutarti, qualsiasi cosa accada, e disposti a sacrificarsi in nome di quei sentimenti nobili e puri che caratterizzano i legami a quell'età.
Ho apprezzato che alla fine racconti cosa sono diventati i ragazzi da grandi, perché mi dà la sensazione che i personaggi siano reali e che continuino la loro vita anche quando chiudo il libro.

VOTO: 8,5/10

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