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martedì 10 dicembre 2013

EMMANUEL di Francesco Bianco

Come già detto nel post in cui presentavo questo libro (clicca QUI) non sono una gran lettrice di fantascienza, i libri di questo genere che ho letto si possono contare tranquillamente in una mano. Ma è un argomento che non mi dispiace affatto e sono rimasta piacevolmente colpita da "Emmanuel" opera prima di Francesco Bianco.
 
In una calda e afosa mattina d’agosto del 2050 appaiono nel celo di Salisbury delle strane sfere di luce chiamate ‘Flottillas’, che formano un singolare emblema. Questo fenomeno cattura l’attenzione di Jeffrey White, quarantenne senza tetto con un passato da scienziato. La curiosità è troppo forte e così Jeff, insieme all'amica e ex collega Destiny e a Set, fotografo e cacciatore di UFO, parte per un'ultima avventura. Sarà proprio l'ultima, perché la fine del mondo è imminente, il tempo della Terra sta terminando, e anche la vita sul pianeta sta per sparire per sempre. Tra strani incontri, fasci di luce misteriosi e catastrofici terremoti, i tre protagonisti intraprenderanno un viaggio che li porterà dove non avrebbero mai immaginato. Qui incontreranno Vivi, una giovane ragazza albina, che li guiderà e accompagnerà fino alla sconvolgente rivelazione finale.
 

Lo stile è semplice e scorrevole, con descrizioni degli ambienti e delle situazioni molto accurate. Questa è una cosa che apprezzo molto, perché a volte, soprattutto nella prima opera di uno scrittore emergente, viene lasciato poco spazio e tempo alle descrizioni, che secondo me sono fondamentali per far calare il lettore nell'atmosfera della storia che sta per vivere.
La narrazione è fluida e i primi capitoli vengono usati per "presentare" i personaggi, poi la storia prende forma e diventa sempre più interessante.

Non so esattamente perché, ma mi ha ricordato in qualche modo il "Codice Da Vinci". L'atmostera e le sensazioni iniziali erano molto simili a un romanzo giallo. Ma omicidi in questo libro non ce ne sono, in compenso però ci sono gli alieni e tutto il mistero che circonda e caratterizza questo argomento.
Il romanzo è ambientato nel prossimo futuro (il 2050 è abbastanza vicino), ma lo si capisce solo quando ci viene comunicato dall'autore stesso, altrimenti potrebbe tranquillamente trattarsi dei giorni nostri. Questo per me non è stato per niente negativo, anzi, forse ha aiutato il mio coinvolgimento nella storia.
Futuro, alieni, fine del mondo, altri pianeti...questo e molto altro permettono di collocare a pieno titolo questo libro tra le opere di fantascienza; ma nascosto tra l'intricata trama c'è molto altro: un amore sopito da tempo, nuove amicizie inaspettate, profezie sulla fine del mondo e domande sull'esistenza di Dio; ma anche un'importante riflessione sul fatto che siamo noi, con il nostro stile di vita, a consumare le risorse della Terra e che questo non potrà durare in eterno, prima o poi il nostro amato pianeta ci presenterà il conto di tutti i nostri abusi.

I personaggi principali sono ben delineati. Jeff è la mente curiosa, lo scienziato in cerca di risposte. Set è il fanatico degli alieni, sempre a caccia di UFO da quando era piccolo, tanto da farne un lavoro vero e proprio. Leone rappresenta un po' l'ostacolo della situazione, il ricco, potente e arrogante. Vivi è il tramite, la guida per la fase successiva. Mentre Destiny...ecco, lei non l'ho inquadrata molto; poteva interpretare il ruolo della credente, della religiosa, ma non ce la fa fino in fondo e l'ho trovata un po' insipida e quasi insignificante ai fini della storia.
Unico piccolo neo l'ho riscontrato verso la fine (ATTENZIONE SPOILER!!!!). Dopo l'incontro che i tre protagonisti hanno con Dio, nonostante le spiegazioni  che vengono loro date, le loro menti traboccano di domande senza risposta. Questo è quello che prova anche il lettore. Non tutte le domande sorte lungo la lettura hanno una risposta e molti dubbi restano anche quando il libro si conclude. Delle domande mi hanno assillato più di altre: perché Dio ha scelto proprio loro tre? Quali sono i motivi per cui questi tre eletti possono venire a conoscenza di determinate rivelazioni? E perché proprio loro sono ideali per dar vita a una nuova umanità, in un nuovo pianeta? In oltre mi è sembrato che tutti accettassero troppo facilmente tutto quello che veniva rivelato loro. Non ci sono state scene di incredulità o di isteria, sembrava tutto molto naturale.
Preferisco i romanzi in cui, alla fine, tutti i tasselli del puzzle vanno al loro posto e tutto viene spiegato. Ma è anche vero che non in tutte le storie si può pretendere tutte le risposte, in alcuni casi il verdetto viene lasciato al lettore stesso, in modo che ognuno si dia le spiegazioni che preferisce e arriva alle conclusioni con la propria testa. Questi romanzi fanno lavorare di più la mente e quindi restano più impressi. Forse questo è uno di quei romanzi. (FINE SPOILER!!!).

Le citazioni all'inizio di ogni capitolo sono ben studiate e inerenti all'argomento che tale capitolo andrà a trattare. La fine di ogni capitolo è creata in modo da lasciar in sospeso, e quindi incuriosito, il lettore, cosa che obbliga a proseguire nella lettura, rendendo quasi impossibile chiudere il libro.
Si tratta di una prima opera molto ben riuscita, che potrebbe piacere anche a chi non è appassionato di fantascenza, grazie alla sua delicata vena da romanzo giallo.

VOTO: 7/10

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