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martedì 28 novembre 2017

BLOGGER RECOGNITION AWARD -TAG-

Il Blogger Recognition Award è un altro riconoscimento speciale, come il Liebster Award, che mi è stato conferito pochissimo tempo fa, quindi per una volta rispondo in tempo e non in estremo ritardo.

Per accettare questo premio bisogna rispondere a poche e semplici domande, e allora cominciamo subito:

1. Ringraziare il blogger che ti ha nominato e inserire il link al suo blog.
Devo ringraziare la cara  Eva di La libreria di Eva, che è sempre così carina da pensare sempre a me in queste situazioni.
Come già detto, Eva mi riempie sempre di complimenti bellissimi e io ricambio tutto con il cuore!!

2. Scrivere un post per mostrare il proprio riconoscimento.
Eccolo qui. Questo post serve a ringraziare Eva per prima per avermi nominata, ma anche tutti voi che mi leggete sempre (o solo saltuariamente) e aiutate a far crescere il mio piccolo spazio.

3. Raccontare la nascita del proprio blog.
È stato molto semplice a dire la verità: per l'ennesima volta stavo parlando di libri con una cara amica e mi sono ritrovata a pensare che, oltre a lei, non avevo nessuno con cui condividere questa passione. Tornando a casa ho cominciato a elaborare l'idea di aprire un blog, per condividere le mie impressioni e i miei pensieri sulle mie letture. Ci ho pensato poco a dire la verità, perché duo o tre giorni dopo ho aperto Appunti di una lettrice, avendo già in testa una lista di libri di cui parlare, e ho cominciato subito.

4. Dare consigli ai nuovi blogger.
Non sono certo la persona adatta per dare consigli e non voglio proprio esserlo. Ma mi posso sbilanciare (per i blogger che si occupano di libri) dicendo di leggere quello che vogliono, non esistono libri giusti o sbagliati, l'importante che le opinioni a riguardo siano sempre sincere, educate e intelligenti. Il resto verrà da solo.

Tutto qui, un post veloce veloce. Un riconoscimento che non conoscevo e che mi ha fatto molto piacere ricevere.

mercoledì 22 novembre 2017

LIEBSTER AWARD 2017 -TAG-

Ormai lo sanno tutti: il Liebster Award è un "premio" che i blogger si danno a vicenda per poter dare visibilità ai loro spazi preferiti, soprattutto a quelli con meno di 200 iscritti che sono poco noti ma decisamente interessanti.
È sempre un piacere riceverne uno, perché ci sono delle domande a cui rispondere e questo mi permette di fare quattro chiacchiere con voi, in modo più spensierato e rilassato e farmi conoscere un po' meglio.


Prima di tutto devo ringraziare Eva de La libreria di Eva per avermi nominata, l'ha fatto ancora a luglio, ma io trovo il tempo di rispondere solo ora (però non me ne sono dimenticata!!)
Se ancora non la conoscete non perdetevi l'occasione di fare un salto da lei. Eva è una blogger preparata e accurata nelle sue recensioni, riesce a far trasparire la sua grande passione per la lettura e ha un preciso gusto nei libri. Sceglie sempre opere che si discostano da ciò che legge la massa, particolari, non banali e interessanti; e le sue parole scatenano nel lettore una fortissima voglia di leggere quel dato libro (io per prima ho trovato molti consigli di lettura nel suo blog).
Eva mi fa sempre un sacco di complimenti ed è sempre carina con me, questo mi imbarazza parecchio e ho paura che non troverò mai le parole giuste per ringraziarla, ma soprattutto per far capire a tutti voi quanto sia brava, intelligente, preparata, colta, simpatica e quanto il suo blog meriti molta più visibilità.

Ma ora passiamo alle domande:
1. Qual è il romanzo che racconta una storia che vorresti vivere? Tenendo ben presente però che alla fine ritornerai alla tua vita di oggi...

È una domanda molto difficile alla quale rispondere, perché ci sono moltissime storie che vorrei vivere: tutte quelle dei miei libri preferiti, tutte quelle che mi hanno lasciato e insegnato qualcosa, tutte quelle che mi hanno appassionato e che sono impresse nella mia mente.
Ogni volta che leggo una storia che mi piace molto, mi piacerebbe poterla vivere di persona fino in fondo, per poter amplificare le emozioni che mi suscita.
Questo è quello che preferisco della lettura: poter vivere in qualche modo avventure sempre diverse, anche solo per poco e solo nella mia testa; ma la cosa peggiore è che a un certo punto bisogna per forza tornare alla vita reale.

2. Se potessi trasformarti in un personaggio letterario maschile, quale sceglieresti e perché?

A questa domanda posso rispondere solo con Reth Butler. Primo (e forse unico) personaggio maschile di cui mi sia veramente innamorata in un libri. Caratterizzato magistralmente, una vera descrizione a trecentosessanta gradi, ma tutti i personaggi che Margaret Mitchell ha raccontato nel suo capolavoro Via col vento sono così.
Reth è un uomo affascinante, scaltro, intelligente, sicuro di sé, complesso e profondo; capace di gesti pieni di egoismo, raggiri e imbrogli, ma anche di grande passione, comprensione e tenerezza. Sa sempre cosa dire nel momento giusto, è un gentiluomo di altri tempi, ma anche un mascalzone e sbruffone. Insomma non è del tutto buono o del tutto cattivo.
La complessità di questo personaggio, così ricco di sfumature, mi ha sempre affascinata e incantata, e per me avrà sempre il volto di Clark Gable.

3. Qual è l'ultimo libro che hai letto al di fuori dalla tua "confort zone" letteraria?

Io sono una lettrice che molto raramente abbandona la sua "confort zone", per non dire che non lo faccio praticamente mai. Ma quest'anno è stato diverso, tutto è stato diverso, e per i progetti che avevo dovevo impegnarmi ad affrontare un genere al quale non mi sono mai avvicinata per paura (ma quella vera, perché sono una fifona) ed è l'horror.
I primi due libri che ho letto finora per avvicinarmi a questo genere sono stati Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson e Rosemary' Baby di Ira Levin.
Sono partita con opere più pacate, tranquille, che aggirano il genere horror vero e proprio, ma ora mi sono buttata su qualcosa di più impegnativo come It di Stephen King, che sto leggendo a piccole dosi.

4. Parlaci di un "viaggio letterario" che hai amato molto... cioè un posto che ti è piaciuto dove senti quasi di essere stata, pur avendone solo letto.

Il primo che mi viene in mente al momento è Via col vento. Per me ha significato molto. È stata una continua corsa sulle montagne russe dei sentimenti, un viaggio intenso e indimenticabile, perché ancora oggi certe immagini sono vivide nella mia mente e non mi abbandonano. Accompagnata da personaggi magnifici, ricchi di sfaccettature e completi, che mi sono rimasti nel cuore, tutti nessun escluso; circondata da un contesto storico e delle ambientazioni emozionanti e indelebili.
Un vero capolavoro, che mi ha anche fatto capire cosa vuol dire leggere un libro veramente ben scritto sotto tantissimi punti di vista.

5. Al contrario, qual è un luogo (o un tempo) terribile dove ringrazi di essere stata solo tramite le pagine di un libro?

Beh... credo che a questa domanda possa rispondere con tutto ciò che ho letto riguardo l'Olocausto e la Seconda Guerra Mondiale in generale. Partendo dai romanzi sull'argomento ad esempio Quando Hitler rubò il coniglio rosa (letto la prima volta a 12 anni) o Il bambino con il pigiama a righe, per arrivare alle vere testimonianze come Se questo è un uomo, il Diario di Anna Frank e Il silenzio dei vivi, solo per citarne alcuni.
È un argomento al quale sono molto sensibile e di cui leggo spesso, per raccogliere più testimonianze possibili su questo periodo buio dell'umanità, perché secondo me è importantissimo non dimenticare mai e imparare dagli errori del passato.

6. Un tuo autore o autrice (vivente) "feticcio"? Cioè, di cui compri a scatola chiusa ogni suo nuovo titolo?

Senza ombra di dubbio rispondo con Kate Morton, autrice australiana straordinaria che ho conosciuto molti anni fa con il suo Il giardino dei segreti, di cui mi sono innamorata immediatamente e da allora attendo con trepidazione ogni sua nuova uscita.

7. Rileggi mai libri? Sia in caso di risposta affermativa,  sia negativa... perché?

Di solito non rileggo i libri per mancanza di tempo principalmente. Il tempo da dedicare a questa bellissima passione è sempre troppo poco, perciò preferisco leggere sempre qualcosa di nuovo (i libri belli sono talmente tanti...)
Ma un'eccezione c'è, anzi più di una e sono: Persuasione di Jane Austen, Il Signore degli Anello di Tolkien e tutta la saga di Harry Potter della Rowling; che ogni tanto riprendo in mano perché sento veramente la necessità di rileggerli.

8. Perché hai aperto un blog letterario?

Non c'è molto da dire a riguardo. Credo che volessi solo un posto dove poter dare sfogo alle mie impressioni sui libri che leggevo, dare un ordine alle continue riflessioni che avevo in testa e poterne parlare con qualcuno.
Negli anni è diventato molto di più: un posto tutto mio, dove mi sento bene e al sicuro, che mi aiuta a rilassarmi e divertirmi; attraverso il quale ho conosciuto della gente stupenda con la quale ho instaurato delle vere e proprie amicizie, anche se siamo in posti del'Italia o del mondo completamente diversi.

9. Quando acquisti un libro, qual è l'aspetto che ti influenza di più? La copertina, la trama, l'edizione, il prezzo...

Sempre e solo la trama, io mi concentro solo su quella, se mi piace e mi conquista tutto il resto passa in secondo piano, anche una copertina brutta o un'edizione rovinata. E per lo stesso principio se la copertina di un libro mi piace tantissimo, ma la trama non mi convince, mi limito a guardarlo senza comprarlo.
Ci sono anche alcune case editrici di cui mi fido molto e di cui potrei comprare quasi tutto il catalogo a scatola chiusa, per esempio Bompiani e Sonzogno tra le più grandi e tra le piccole Caravan Edizioni ed Edizioni E/O. Ma comunque leggo sempre prima le trame.

10. Il libro che stai leggendo in questo momento: perché proprio quello? Com'è arrivato a te?

Mi piacerebbe citare un libro impegnato, importante, di quelli che ti cambiano un po' nel profondo quando li leggi, e soprattutto mi piacerebbe poter fare bella figura. Ma purtroppo mi ritrovo a rispondere a questa domanda in un periodo un po' particolare della mia vita da lettrice.
Ve lo dico solo perché sono una persona onesta, ma mi vergogno un po' al momento. Ora sul mio comodino si trova Cupcake Club di Roisin Meaney... un chick-lit dei più beceri e che avranno letto in cinque.
La motivazione è presto detta. Dopo il periodo impegnativo che ho passato, non avevo proprio la testa per concentrami su un libro serio e quindi avevo bisogno di qualcosa di molto leggero, che non mi impegnasse troppo la testa, da poter leggere con superficialità, per prepararmi a letture migliori. Per fortuna lo sto finendo, perché, ora che sono pronta ad altro, mi sta davvero infastidendo.

11. Elenca cinque libri che leggerai quest'estate in vacanza.

Ve l'ho detto che Eva mi aveva nominato ancora a luglio per queste domande, quindi qui risponderò con i cinque libri che voglio sicuramente leggere in futuro (più o meno prossimo) anche perché sono nella mia libreria in attesa da troppo tempo.
La collina dei conigli di Richard Adams
La saga dei Cazalet di Elizabeth Jane Howard (lo so che sono già questi cinque libri, ma contiamoli come un unico tomone, dai)
Exit West di Mohsin Hamid
Le ragazze di Emma Cline
Il segreto del Bosco Vecchio di Dino Buzzati


Ora è il mio turno di nominare qualcuno. Alcuni avranno anche più di 200 iscritti e sicuramente li conoscerete già, ma lo scopo secondo me è leggere le loro risposte alle domande, no? È questo che ci interessa di più.
Un libro per amico
Il grado zero della lettura
La Biblionauta
Athenae Noctua
Letture sconclusionate

E visto che Eva ha fatto veramente delle belle domande, io mantengo queste undici e invito le ragazze che ho nominato a darci le loro risposte (l'undicesima viene cambiata con: i cinque libri che vorresti leggere assolutamente in futuro)
Ora tocca a voi, non vedo l'ora di leggere le vostre risposte.

lunedì 20 novembre 2017

A VOLTE RITORNANO...

Dal titolo sembra una minaccia, ma in realtà torno ora qui da voi per scusarmi di essere sparita per tre mesi dal blog e per spiegarvi un po' il motivo di questa assenza.



Avevo un sacco di programmi per i mesi scorsi: per tutta agosto doveva esserci una rubrica riassuntiva dei libri letti finora, post brevi, veloci e programmati in modo da darmi la possibilità di dedicare l'estate alla lettura di tanti bei libri, per potervene poi parlare a settembre.
Con l'arrivo di ottobre, e in previsione di Halloween, avrei dedicato tutto il mio tempo a letture horror (o comunque si avvicinassero a quel genere, perché ricordiamoci che sono sempre una fifona), in modo da fare un bel mese a tema, tra recensioni e tag trovati in rete, chiudendo il tutto in bellezza il 31 ottobre con il paragone tra il libro IT di Stephen Kong e il film omonimo nelle sale cinematografiche proprio in quei giorni.

Bei progetti, pensati e studiati per mesi, stilando scalette di programmazione precise e minuziose, raccolta di materiale necessario e organizzazione del mio tempo.
Un piano di cui ero estremamente convinta e che mi elettrizzava parecchio. Per la prima volta in vita mia ero riuscita a fare dei piani a lungo termine per il blog, finalmente ero riuscita a mettermi seriamente su un progetto, assolutamente convinta che l'avrei portato a termine tranquillamente.
Ma poi è andato tutto all'aria.
La vita reale si è messa prepotentemente in mezzo e tutto è sfumato velocemente.

Agli inizi di agosto ho cominciato a non stare bene, niente di veramente preoccupante, ma decisamente fastidioso soprattutto perché non potevo godermi in pace e serenità le vacanze.
Ho cominciato a fare le prime visite, ma devo dire che ero ancora abbastanza tranquilla.
Purtroppo però, a fine agosto, le cose sono velocemente peggiorate ed è stato un continuo susseguirsi di altre visite, esami specifici e giornate passate in ospedale in attesa di risultati e risposte.
Così sono cominciati due mesi di paura, panico, ansia e angosce.
Un brutto periodo, caotico e preoccupante, in cui tutto è andato molto veloce, troppo veloce... e a un certo punto non sono più riuscita a mantenere il passo e mi sono persa.
La calma, la logica e la razionalità che di solito mi contraddistinguono mi hanno abbandonata, lasciando spazio alla paura e al panico... a veri attacchi di panico.
Panico che ancora mi accompagna ogni tanto, anche adesso che l'emergenza è rientrata e io mi sto finalmente riprendendo.

Le cose ora vanno meglio, decisamente meglio, ma non sono ancora tornata quella di prima e probabilmente non tornerò più a essere la stessa persona che ero prima. Non in senso stretto naturalmente, questa cosa non mi ha drasticamente cambiata per sempre, ma certi avvenimenti per un momento destabilizzano il tuo mondo e questo comporta una serie inevitabile di cambiamenti personali.
E per quanto questi cambiamenti siano impercettibile per le persone che ti stanno intorno, comunque ci  sono: ci si sente una persona diversa sotto alcuni punti, qualcosa muta, si evolve e non si può pretendere di tornare indietro a prima che tutto accadesse.
A questo punto mi torna in mente una delle frasi più belle di uno dei miei film preferiti (mai frase fu più azzeccata):
Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita, come fai ad andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro? Ci sono cose che il tempo non può accomodare, ferite talmente profonde che lasciano un segno.
Quello che mi è mancato di più in questi mesi è stato leggere.
I libri sono sempre stati per me degli amici fidati con i quali trascorrere delle ore piacevoli e spensierate, una coccola che cerco di concedermi ogni sera, un momento tutto mio. Ma nei momenti difficili purtroppo non è così, e questa volta non ha fatto eccezione.
Arrivavo alla sera distrutta e a stento mi reggevo in piedi, la testa era distratta da mille pensieri e come se non bastasse gli occhi non volevano collaborare.
Così i mesi sono passati senza aprire un libro.

Ma ora è arrivato il momento di rimettermi in pari con le letture e ho già ricominciato da un po' la bellissima abitudine di leggere un po' prima di addormentarmi. Ma soprattutto devo riprendere in mano il mio povero blog, che ho trascurato per troppo tempo.
Non so se riuscirò a mantenere una certa costanza nelle pubblicazioni, ma idee e progetti ne ho ancora tanti e se per ora non riuscissi a metterli in atto, guardo già con occhi fiduciosi al nuovo anno.
Intanto cominciamo con calma, un passo alla volta.

E voi cosa mi raccontate? Cosa avete combinato in questi mesi che non ci siamo sentiti? Cosa avete letto? Ci sono letture nuove e interessanti che mi sono persa?