Non mi è mai piaciuta l'idea che ci siano dei "libri della mutua", quei libri che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita. Il sottotitolo di questo blog è "leggi secondo il tuo capriccio" e sono convinta che tutti dovrebbero leggere quello che preferiscono, senza dare troppo credito a quelle liste dove vengono elencati i libri che dovresti leggere assolutamente prima di morire.
Tutto questo preambolo per dire, invece, che TUTTI nel mondo, almeno una volta nella vita, dovrebbero leggere i romanzi di Jane Austen!!!!
Lo so, mi contraddico, ma per la Austen questo ed altro.
Breve e frizzante romanzo epistolare, la cui protagonista, Lady Susan, è una donna energica, intelligente e senza scrupoli, che si diverte a giocare con i sentimenti degli uomini. Impegnata a realizzare un matrimonio di convenienza per sua figlia, anche se quest'ultima non ha nessuna intenzione di sposarsi. I pettegolezzi, le cattiverie e le ferree regole e convenzioni dell'universo piccolo-borghese non riusciranno a scoraggiarla e in un modo o nell'altro riuscirà a ottenere ciò che vuole.
Ho letto tutti i romanzi della Austen, i miei preferiti sono "Persuasione" e "Orgoglio e pregiudizio", adoro il suo modo di scrivere, impregnato di allegria e spontaneità, e le sue storie, scritte più di duecento anni fa, sono ancora attuali e divertenti da leggere. Quindi è stato bello ritrovarsi di nuovo, grazie a questo libro, nelle affollate città di provincia dell'Inghilterra di fine '700 e ascoltare le chiacchiere nei salotti della piccola-borghesia. Questa piccola opera (sono poco più 100 pagine e si leggono tutte d'un fiato), grazie ai particolari, come l'ironia e la sagacia, che caratterizzano lo stile dell'autrice, ti fa immergere immediatamente nel meraviglioso mondo di Zia Austen.
Oltre alle cose che accomunano tutti i romanzi austeniani, qui ci sono alcune differenze secondo me significative. Prima fra tutte: questo è un breve romanzo epistolare. Jane Austen inserisce sempre delle lettere nelle sue storie, soprattutto perché rispecchiano il modo in cui comunicavano all'epoca, l'unico mezzo era la corrispondenza; ma questo libro è una raccolta di sole lettere, non ci sono descrizioni né dialoghi, ed è il primo e unico romanzo che l'autrice ha strutturato così.
Seconda differenza è la protagonista. Mentre nelle altre storie si parla di giovani ragazze in età da marito che vengono guidate (spinte) verso il matrimonio dalle loro madri, o chi per esse; qui la storia si capovolge e per la prima volta vediamo il punto di vista di una madre, intravedendo appena tra le pagine la figlia adolescente.
Inoltre, la Austen ci ha abituati a personaggi buoni, di sani principi, con cui si può empatizzare; ma qui cambia le carte in tavola e ci presenta una protagonista odiosa: Lady Susan è sicuramente intelligente e audace come poche, ma è anche sfrontata, falsa e fastidiosamente civettuola. Fin dalle prime pagine è impossibile per il lettore simpatizzare per lei e sperare che i suoi piani si realizzino. Per questi motivi, a prima vista, non sembra nemmeno scritto dalla Austen; ma poi l'ironia della storia ti travolge, ritrovandoti ad apprezzare un bel romanzo scritto da una delle più grandi scrittrici inglesi di tutti i tempi.
È la corrispondenza, composta da 41 lettere, tra Lady Susan e Mrs Johnson (sua migliore amica) e tra Mrs Vernon (cognata della protagonista) e la madre Lady De Courcy, con qualche lettera di risposta delle due donne e la piccola intromissione di Mr De Courcy.
Nonostante in questo romanzo a più voci si abbia solo il personale punto di vista di quattro/cinque persone, ognuno con il suo modo di interpretare le cose che succedono, tutto è chiaro e scorre bene, senza confusione o intoppi. Si ha la sensazione di conoscere molto bene le ambientazioni e tutti i personaggi, anche quelli che vengono solo nominati nelle lettere.
Ora vi lascio con una citazione da "Il club di Jane Austen", simpatico film in cui si legge e si parla molto della Austen. È una frase che a me piace molto e che racchiude in se una piccola verità per tutte noi amanti delle eroine austeniane e si adatta bene a questo libro.
"Non va mai sottovalutato il potenziale di una lettera ben scritta." (cit. Bernadette)
VOTO: 8/10