Chi mi segue da tempo sa che io leggo pochissimi racconti o romanzi brevi. Di solito un libro più è grosso, voluminoso e pieno di pagine, più mi attrae. Mi accontento anche di romanzi più corti, ma che almeno superino le 150 pagine, in modo che abbiano il tempo di spiegarmi bene tutta la storia e riuscire ad immergermi appieno.
Però qualche volta, non spesso, ma ogni tanto mi lascio tentare da quelle letture veloci e scorrevoli che sono i racconti; come mi è capitato in treno, mentre andavo a Torino per il Salone Internazionale del Libro, con questo breve racconto di Annarita Tranfici.
Mani che si sfiorano e baci casti incapaci di nascondersi da sguardi perfidi e pericolosi. Desideri pressanti nel petto, spie di sentimenti a cui non è concesso veder brillare la luce del sole. Un fiore puro esposto alle intemperie, facile preda della gelosia e dell'invidia di cuori malati.
Una storia la cui dolcezza si perde in un pomeriggio come tanti che svela i volti di una Nuova Delhi con due anime; un lembo di terra in cui la sacralità confina con la perversione, in cui moralità e amoralità si intrecciano lasciando all'anima che si muove in questo teatro, tanta amarezza e rassegnazione.
Annarita Tranfici è una giovane ragazza di 27 anni con una grande passione per la lettura e la scrittura. Da circa un anno si dedica con passione alla stesura di brevi racconti, partecipando a concorsi e gare letterarie.
Il suo racconto "I due volti di Nuova Delhi" è stato pubblicato su Amazon il 22 gennaio scorso dalla Lettere Animate Editrice.
Essendo un racconto è velocissimo. La scrittura è semplice, scorrevole e piacevole da leggere, ma per quanto riguarda la storia, è tutta un'altra cosa.
Metaforicamente parlando è un pugno dritto allo stomaco!!
Non è certo il racconto da scegliere se si vuole passare un po' di tempo in tranquillità con una storia piacevole, magari una di quelle che non impegna troppo la mente e non fa riflettere più di tanto.
No, non è il caso di "I due volti di Nuova Delhi". Qui la vostra mente lavorerà molto, sarete pieni di pensieri e riflessioni profonde. Nella vostra testa andranno delineandosi delle immagini molto precise, crudeli e scioccanti che vi accompagneranno lungo tutta la lettura. Ma questo racconto non vi abbandonerà una volta terminato, perché, proprio come un pugno allo stomaco, il dolore si farà sentire per un po' di tempo.
Nelle prime pagine si vede sbocciare una tenera e innocente storia d'amore, ma ciò che accade dopo stride talmente tanto con le prime scene, che è proprio la chiave giusta per comunicare in modo molto chiaro e tangibile al lettore la sofferenza dei protagonisti.
I due volti di Nuova Delhi raccontati in queste poche pagine, sono in realtà i due volti del mondo intero. La presenza del male è palpabile attraverso le parole, quel male che sappiamo esistere in tutto il mondo, con cui conviviamo ogni giorno. Quella cattiveria profonda, a volte quasi gratuita (come in questo caso), che provoca un male insopportabile al quale probabilmente nemmeno l'amore riesce a sopravvivere.
Tutto questo provoca una grande rabbia nel lettore, che assiste impotente a tutta la scena.
Non è una storia semplice da leggere, ma ne vale la pena, perché vi lascerà molto su cui riflettere (e per me queste sono le letture migliori).