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venerdì 3 maggio 2013

PERSEPOLIS di Marjane Satrapi

Cambio di programma. Stavo scrivendo il post su "Anna dai capelli rossi" quando mi sono ricordata che da circa quindici giorni volevo parlarvi di questo:
da sabato 20 aprile scorso, "Corriere della sera presenta", in collaborazione con Rizzoli Lizard, pubblica la collana "Graphic Journalism"- il fumetto che racconta la realtà.
Primo numero uscito "Persepolis" di Marjane Satrapi.

Marjane nasce in Iran nel 1969 e vive a Teheran fino all'età di quattordici anni. Durante quel periodo vede il paese trasformarsi: la monarchia diventa una repubblica teocratica, passando attraverso la rivoluzione islamica del 1979. Questa rivoluzione travolge i ritmi della sua vita e trasforma radicalmente il suo mondo: la scuola bilingue in cui studia viene chiusa; gli ideali progressisti e di moderato femminismo, che le hanno trasmesso i genitori, devono essere nascosti; i lunghi capelli neri sono coperti dal velo. A quattordici anni i genitori favoriscono il suo espatrio verso l'Europa per ragioni di studio, prima in Austria e poi in Francia, e da quel momento la situazione si ribalta: quella che era considerata una ragazza troppo libera in Iran si trova ora ad essere discriminata, in un nuovo territorio, per una distanza culturale che si rivela irriducibile nonostante i tentativi più strenui.
 
Il fumetto è un lungo racconto autobiografico dell'autrice. Non sono un'amante dei fumetti, ne ho letti veramente pochi, ma questo genere che racconta storie vere e complicate mi piace molto.
Nel 2007 quest'opera è diventata un film d'aniversario, acclamato da pubblico e critica, ed è così che sono venuta a conoscenza di questa bellissima storia intensamente personale e anche profondamente politica. Mi era piaciuto così tanto il film che, quando ho saputo che il "Corriere della sera"  pubblicava il fumetto completo, non ho voluto perderlo e l'ho letto tutto d'un fiato.
 
La storia di Marjane è intensa e coinvolgente, raccontata con ironia senza, però, farla diventare una caricatura della realtà; capace, come pochi, di raccontare una storia che arriva dritta al cuore, la vita di una bambina cresciuta tra i bombardamenti e strappata alle proprie radici da una guerra senza inizio né fine.
Personalmente non conoscevo molto le vicende politiche e culturali dell'Iran, ma leggendo questo fumetto ho colmato alcune delle mie lacune e mi ha permesso di vedere le cose con occhi diversi, cancellando alcuni pregiudizi e stereotipi che avevo su questo popolo.
 
L'inizio è raccontato in modo da rispecchiare la confusione che Marjane bambina prova di fronte ai cambiamenti del suo paese, così repentini e improvvisi. I genitori tentano di spiegarle cosa sta succedendo e si impegnano anche a mantenere i valori e gli insegnamenti che le hanno trasmesso, continuando a lottare per i loro ideali attraverso le manifestazioni durante la rivoluzione del 1979. Ma quando si accorgono che i loro sforzi, per far crescere una figlia libera di pensare con la propria testa, sono ostacolati, decidono di farla partire per l'Europa.
La nonna di Marjane è un personaggio importante e fondamentale, i suoi insegnamenti e consigli aiuteranno la ragazza a sopravvivere nei nuovi paesi dove andrà a vivere. Cercherà di integrarsi il più possibile, di adattarsi alla cultura europea (così diversa), ma senza perdere di vista i valori della sua famiglia e del suo popolo, al quale sarà sempre legata da un cordone ombelicale molto resistente.
 
Ora sto leggendo il secondo numero della collana: "Cronache da Gerusalemme" di Guy Delisle, e devo finirlo in fretta, perché domani esce il terzo, "Valzer con Bashir" di Ari Folman e David Polonsky e devo precipitarmi in edicola a comprarlo.
Non so ancora se farò le recensioni degli altri numeri della collana (principalmente perché non so se li prenderò tutti); ma intanto lascio qui, per gli interessati, la lista di tutte le uscite.
 
VOTO: 8,5/10