Cambio di programma. Stavo scrivendo il post su "Anna dai capelli rossi" quando mi sono ricordata che da circa quindici giorni volevo parlarvi di questo:
da sabato 20 aprile scorso, "Corriere della sera presenta", in collaborazione con Rizzoli Lizard, pubblica la collana "Graphic Journalism"- il fumetto che racconta la realtà.
Primo numero uscito "Persepolis" di Marjane Satrapi.
Marjane nasce in Iran nel 1969 e vive a Teheran fino all'età di quattordici anni. Durante quel periodo vede il paese trasformarsi: la monarchia diventa una repubblica teocratica, passando attraverso la rivoluzione islamica del 1979. Questa rivoluzione travolge i ritmi della sua vita e trasforma radicalmente il suo mondo: la scuola bilingue in cui studia viene chiusa; gli ideali progressisti e di moderato femminismo, che le hanno trasmesso i genitori, devono essere nascosti; i lunghi capelli neri sono coperti dal velo. A quattordici anni i genitori favoriscono il suo espatrio verso l'Europa per ragioni di studio, prima in Austria e poi in Francia, e da quel momento la situazione si ribalta: quella che era considerata una ragazza troppo libera in Iran si trova ora ad essere discriminata, in un nuovo territorio, per una distanza culturale che si rivela irriducibile nonostante i tentativi più strenui.
Il fumetto è un lungo racconto autobiografico dell'autrice. Non sono un'amante dei fumetti, ne ho letti veramente pochi, ma questo genere che racconta storie vere e complicate mi piace molto.
Nel 2007 quest'opera è diventata un film d'aniversario, acclamato da pubblico e critica, ed è così che sono venuta a conoscenza di questa bellissima storia intensamente personale e anche profondamente politica. Mi era piaciuto così tanto il film che, quando ho saputo che il "Corriere della sera" pubblicava il fumetto completo, non ho voluto perderlo e l'ho letto tutto d'un fiato.
La storia di Marjane è intensa e coinvolgente, raccontata con ironia senza, però, farla diventare una caricatura della realtà; capace, come pochi, di raccontare una storia che arriva dritta al cuore, la vita di una bambina cresciuta tra i bombardamenti e strappata alle proprie radici da una guerra senza inizio né fine.
Personalmente non conoscevo molto le vicende politiche e culturali dell'Iran, ma leggendo questo fumetto ho colmato alcune delle mie lacune e mi ha permesso di vedere le cose con occhi diversi, cancellando alcuni pregiudizi e stereotipi che avevo su questo popolo.
L'inizio è raccontato in modo da rispecchiare la confusione che Marjane bambina prova di fronte ai cambiamenti del suo paese, così repentini e improvvisi. I genitori tentano di spiegarle cosa sta succedendo e si impegnano anche a mantenere i valori e gli insegnamenti che le hanno trasmesso, continuando a lottare per i loro ideali attraverso le manifestazioni durante la rivoluzione del 1979. Ma quando si accorgono che i loro sforzi, per far crescere una figlia libera di pensare con la propria testa, sono ostacolati, decidono di farla partire per l'Europa.
La nonna di Marjane è un personaggio importante e fondamentale, i suoi insegnamenti e consigli aiuteranno la ragazza a sopravvivere nei nuovi paesi dove andrà a vivere. Cercherà di integrarsi il più possibile, di adattarsi alla cultura europea (così diversa), ma senza perdere di vista i valori della sua famiglia e del suo popolo, al quale sarà sempre legata da un cordone ombelicale molto resistente.
Ora sto leggendo il secondo numero della collana: "Cronache da Gerusalemme" di Guy Delisle, e devo finirlo in fretta, perché domani esce il terzo, "Valzer con Bashir" di Ari Folman e David Polonsky e devo precipitarmi in edicola a comprarlo.
Non so ancora se farò le recensioni degli altri numeri della collana (principalmente perché non so se li prenderò tutti); ma intanto lascio qui, per gli interessati, la lista di tutte le uscite.
VOTO: 8,5/10