E' ora di fare il punto della situazione, tirare le fila della storia, perché siamo alla fine della trilogia di Veronica Roth. Dopo Divergent e Insurgent, ora è il momento di Allegiant. E poi abbiamo finito, ve lo prometto, perché non leggerò "Four", mi rifiuto (e probabilmente capirete il perché leggendo la recensione).
Questa volta non mi tratterrò dal fare spoiler, perché ho alcuni sassolini nella scarpa che mi devo togliere ad ogni costo. Quindi lettore avvisato, mezzo salvato.
Il film di Allegiant non è ancora uscito nelle sale (9 marzo 2016) e quindi non potrò fare un confronto tra pellicola e romanzo, ma qualcosina sono riuscita a captare qui e là e ve ne parlerò.
Vediamo ora la trama, per ricordarci dove eravamo rimasti e cosa succederà adesso.
Questa volta non mi tratterrò dal fare spoiler, perché ho alcuni sassolini nella scarpa che mi devo togliere ad ogni costo. Quindi lettore avvisato, mezzo salvato.
Il film di Allegiant non è ancora uscito nelle sale (9 marzo 2016) e quindi non potrò fare un confronto tra pellicola e romanzo, ma qualcosina sono riuscita a captare qui e là e ve ne parlerò.
Vediamo ora la trama, per ricordarci dove eravamo rimasti e cosa succederà adesso.
Dopo la proiezione del video di Edith Prior, in cui rivelava alla popolazione dell'esperimento messo in atto dalle persone fuori le mura della città e dell'importanza dei Divergenti, scoppiano dei piccoli tumulti velocemente sedati.
Jeanine Matthews è stata uccisa, il sistema di fazioni non esiste più e il controllo della città è in mano a Evelyn (madre di Tobias) e agli Esclusi.
Il clima non è dei più pacifici, anzi. Alcuni vorrebbero il ripristino delle fazioni e si uniscono tra loro, facendosi chiamare Alleanti, per deporre gli Esclusi dal potere.
Tris e Tobias, insieme a Christina Peter e Caleb, decidono di uscire dalla città e capire finalmente cosa si nasconde oltre la recinzione, come è il mondo all'esterno.
Quello che scopriranno cambierà per sempre la loro visione del mondo. Una volta accolti al "Dipartimento di sanità genetica" il gruppo scopre che il governo è ormai molto debole a causa di una guerra civile, che aveva visto contrapporsi persone geneticamente modificate a persone dai geni "puri". Dopo la guerra, il Dipartimento tentò di ripristinare la purezza genetica con degli esperimenti, in varie città, come quello di Chicago. Tris viene a conoscenza anche del passato di sua madre. Ora tutto è più chiaro e il Dipartimento sembra un buon posto dove finalmente fermarsi, ma non è proprio così e la loro città, il loro mondo, l'unico mondo che conoscono (e che in fondo amano) è di nuovo in pericolo. La minaccia questa volta viene dall'esterno e promette di essere terribile.
Torniamo un attimo indietro e ricapitoliamo alcuni punti. Anche perché ci sono delle differenze evidenti tra film e romanzi.
Il video. Nel romanzo il video è già nelle mani di Jeanine, si capisce anche che lei l'ha visto, sa di cosa si tratta e non vuole che nessuno ne venga a conoscenza. Ok, ma allora perché non lo distruggi? Visto che interferisce con i tuoi piani di "concvista di mondo" e uccisione di tutti i Divergenti, perché non te ne liberi? E poi, hai rotto le scatole per due libri interi, in cui volevi essere la regina suprema di tutto l'universo, e mi muori da cretina, uccisa da una che non è nemmeno la protagonista, ma una comparsa che passava in quel momento...
Nel film, a parte il fatto che Jeanine non muore (presumo che la rivedremo nel terzo), lei è in possesso di una strana scatola tutta incisa, che si apre solo quando Tris, catturata e torturata perché una Divergente al 100%, risulta idonea a tutte le fazioni (più o meno). Una volta aperta, questa scatola proietta automaticamente il video di Edith Prior in tutta Chicago. Questo ha un suo senso, perché in questo modo si vede anche la sorpresa di Jeanine nell'ascoltare questo messaggio, non se lo aspettava, non aveva idea che le cose fossero così. Se l'avesse saputo, probabilmente, avrebbe distrutto la scatola, no?
Non so, ma secondo me questa cosa ha più senso nel film che nel romanzo.
E poi, questo filmato avrebbe dovuto scatenare la terza guerra mondiale: insomma, ti dicono che il tuo mondo è tutto una farsa, è tutto studiato a tavolino per poter creare più Divergenti possibili; io un minimo di panico e caos generale me lo aspettavo... e invece, niente. Calma più totale. Sì, qualcuno prova a ribellarsi, ma non con molta convinzione e viene presto zittito.
Tris, che dovrebbe essere la più coinvolta visto che quella nel video probabilmente è una sua antenata, chiamandosi Prior, non fa una piega. Il suo primo pensiero in mezzo a tutta sta confusione qual è??? Ma naturalmente uscire per un vero appuntamento con Tobias, perché non hanno mai avuto la possibilità di farlo... (pausa per reazione).
Finalmente qualcuno comincia a pensare che è meglio uscire dalla recinzione e capire che cavolo sta succedendo là fuori. Cioè seguire le indicazioni di Edith Pior. Ma ce lo fanno sudare questo momento, perché prima ci sono un sacco di cose assolutamente trascurabili che l'autrice ci vuole raccontare. Naturalmente Tris e Tobias si offrono per andare loro in cerca della verità e qui qualcuno mi deve spiegare perché ci portiamo dietro anche Caleb e Peter. Due personaggi che stanno sulle scatole a tutti e che non fanno nulla per farsi voler bene. In più non hanno questa grande utilità nel corso della storia. E allora perché non li lasciamo a casa a cuocersi nel loro brodo?
Appena arrivati al "Dipartimento di sanità genetica" (una sorta di gigantesco Grande Fratello, che tutto sa e tutto vede), senza tanti preamboli e sorprese, ci viene spiegato tutto quello che è successo, nel momento esatto in cui ce lo aspettiamo.
L'autrice usa il metodo dello "spiegone": cioè un personaggio X a caso, magari appena comparso, comincia a parlare e attraverso il suo luuuungo discorso ci spiega tutti gli avvenimenti importanti che ci hanno portati fino a quel punto.
Non so se sarebbe stato meglio metterci a conoscenza dei fatti in un altro modo, ma almeno avrebbe potuto renderlo più interessante e meno piatto. Infondo stiamo parlando del momento clou, in cui tutte le carte vengono svelate e si scoprono gli altarini, almeno non farmi sbadigliare mentre lo leggo.
E dopo questo? Niente. Torniamo a far girare i pollici ai personaggi ancora per qualche capitolo.
A questo punto la Roth introduce un personaggio assolutamente inutile, Matthew, ma affetto da un'evidente diarrea verbale, che spiattella a Tris e Tobias qualsiasi cosa riguardi il Dipartimento, l'esperimento e il mondo esterno. Ma statti zitto un po' e fammi scoprire le cose man mano, no? E non parliamo del personaggio di Nita (all'anagrafe Juanita), vogliamo parlarne? No dai, non fatemi dire nulla su quella ochetta inconcludente.
In questo terzo capitolo c'è un cambio di registro. Non leggiamo solo il punto di vista di Tris, ma anche quello di Tobias (due paranoici invece di uno). A capitoli alterni, possiamo scoprire anche ciò che pensa e vive Tobias, e qui Veronica Roth mi rovina drasticamente il ragazzo. Speravo di riuscire a conoscerlo meglio e a scoprire alcuni suoi lati oscuri, invece risulta un personaggio poco interessante e pieno di pippe mentali, che lo rendono insicuro, noioso e bidimensionale. Nel momento in cui scopre di non essere un Divergente, apriti cielo, si trasforma in un paranoico depresso e fastidioso. E cosa fa per esorcizzare questa delusione? per dimostrare che comunque lui vuole essere intelligente, coraggioso, altruista, onesto e pacifico? Si unisce a un gruppo di ribelli incazzosi che vogliono far saltare in aria tutto.
Era decisamente meglio visto attraverso gli occhi di Tris. Per questo motivo non ho nessuna intenzione di leggere anche il quarto romanzo intitolato "Four", perché se Tobias è così non ce la posso fare a sopportarlo per un altro libro.
Mi è piaciuto il finale (che non vi rivelerò, perché non sono così bastarda), l'ho trovato coerente e ideale per il libro. Voci di corridoio mi hanno detto che nel film verrà cambiato e sono curiosa di vedere come faranno e se funzionerà allo stesso modo. Ma dovremo aspettare fino al 2017, perché come sapete, l'ultimo capitolo è stato diviso in due parti. Sono comunque curiosa di vedere la prima parte, perché solo dal trailer mi sono accorta di molti cambiamenti più drastici, forse, rispetto a Insurgent.
Nel romanzo, avrei evitato volentieri l'Epilogo. Di solito mi piace sapere cosa accade ai protagonisti ad anni di distanza, ma in questo caso avrei fatto anche a meno, perché il finale andava bene così, senza aggiungere altro.
Jeanine Matthews è stata uccisa, il sistema di fazioni non esiste più e il controllo della città è in mano a Evelyn (madre di Tobias) e agli Esclusi.
Il clima non è dei più pacifici, anzi. Alcuni vorrebbero il ripristino delle fazioni e si uniscono tra loro, facendosi chiamare Alleanti, per deporre gli Esclusi dal potere.
Tris e Tobias, insieme a Christina Peter e Caleb, decidono di uscire dalla città e capire finalmente cosa si nasconde oltre la recinzione, come è il mondo all'esterno.
Quello che scopriranno cambierà per sempre la loro visione del mondo. Una volta accolti al "Dipartimento di sanità genetica" il gruppo scopre che il governo è ormai molto debole a causa di una guerra civile, che aveva visto contrapporsi persone geneticamente modificate a persone dai geni "puri". Dopo la guerra, il Dipartimento tentò di ripristinare la purezza genetica con degli esperimenti, in varie città, come quello di Chicago. Tris viene a conoscenza anche del passato di sua madre. Ora tutto è più chiaro e il Dipartimento sembra un buon posto dove finalmente fermarsi, ma non è proprio così e la loro città, il loro mondo, l'unico mondo che conoscono (e che in fondo amano) è di nuovo in pericolo. La minaccia questa volta viene dall'esterno e promette di essere terribile.
Torniamo un attimo indietro e ricapitoliamo alcuni punti. Anche perché ci sono delle differenze evidenti tra film e romanzi.
Il video. Nel romanzo il video è già nelle mani di Jeanine, si capisce anche che lei l'ha visto, sa di cosa si tratta e non vuole che nessuno ne venga a conoscenza. Ok, ma allora perché non lo distruggi? Visto che interferisce con i tuoi piani di "concvista di mondo" e uccisione di tutti i Divergenti, perché non te ne liberi? E poi, hai rotto le scatole per due libri interi, in cui volevi essere la regina suprema di tutto l'universo, e mi muori da cretina, uccisa da una che non è nemmeno la protagonista, ma una comparsa che passava in quel momento...
Nel film, a parte il fatto che Jeanine non muore (presumo che la rivedremo nel terzo), lei è in possesso di una strana scatola tutta incisa, che si apre solo quando Tris, catturata e torturata perché una Divergente al 100%, risulta idonea a tutte le fazioni (più o meno). Una volta aperta, questa scatola proietta automaticamente il video di Edith Prior in tutta Chicago. Questo ha un suo senso, perché in questo modo si vede anche la sorpresa di Jeanine nell'ascoltare questo messaggio, non se lo aspettava, non aveva idea che le cose fossero così. Se l'avesse saputo, probabilmente, avrebbe distrutto la scatola, no?
Non so, ma secondo me questa cosa ha più senso nel film che nel romanzo.
E poi, questo filmato avrebbe dovuto scatenare la terza guerra mondiale: insomma, ti dicono che il tuo mondo è tutto una farsa, è tutto studiato a tavolino per poter creare più Divergenti possibili; io un minimo di panico e caos generale me lo aspettavo... e invece, niente. Calma più totale. Sì, qualcuno prova a ribellarsi, ma non con molta convinzione e viene presto zittito.
Tris, che dovrebbe essere la più coinvolta visto che quella nel video probabilmente è una sua antenata, chiamandosi Prior, non fa una piega. Il suo primo pensiero in mezzo a tutta sta confusione qual è??? Ma naturalmente uscire per un vero appuntamento con Tobias, perché non hanno mai avuto la possibilità di farlo... (pausa per reazione).
Finalmente qualcuno comincia a pensare che è meglio uscire dalla recinzione e capire che cavolo sta succedendo là fuori. Cioè seguire le indicazioni di Edith Pior. Ma ce lo fanno sudare questo momento, perché prima ci sono un sacco di cose assolutamente trascurabili che l'autrice ci vuole raccontare. Naturalmente Tris e Tobias si offrono per andare loro in cerca della verità e qui qualcuno mi deve spiegare perché ci portiamo dietro anche Caleb e Peter. Due personaggi che stanno sulle scatole a tutti e che non fanno nulla per farsi voler bene. In più non hanno questa grande utilità nel corso della storia. E allora perché non li lasciamo a casa a cuocersi nel loro brodo?
Appena arrivati al "Dipartimento di sanità genetica" (una sorta di gigantesco Grande Fratello, che tutto sa e tutto vede), senza tanti preamboli e sorprese, ci viene spiegato tutto quello che è successo, nel momento esatto in cui ce lo aspettiamo.
L'autrice usa il metodo dello "spiegone": cioè un personaggio X a caso, magari appena comparso, comincia a parlare e attraverso il suo luuuungo discorso ci spiega tutti gli avvenimenti importanti che ci hanno portati fino a quel punto.
Non so se sarebbe stato meglio metterci a conoscenza dei fatti in un altro modo, ma almeno avrebbe potuto renderlo più interessante e meno piatto. Infondo stiamo parlando del momento clou, in cui tutte le carte vengono svelate e si scoprono gli altarini, almeno non farmi sbadigliare mentre lo leggo.
E dopo questo? Niente. Torniamo a far girare i pollici ai personaggi ancora per qualche capitolo.
A questo punto la Roth introduce un personaggio assolutamente inutile, Matthew, ma affetto da un'evidente diarrea verbale, che spiattella a Tris e Tobias qualsiasi cosa riguardi il Dipartimento, l'esperimento e il mondo esterno. Ma statti zitto un po' e fammi scoprire le cose man mano, no? E non parliamo del personaggio di Nita (all'anagrafe Juanita), vogliamo parlarne? No dai, non fatemi dire nulla su quella ochetta inconcludente.
In questo terzo capitolo c'è un cambio di registro. Non leggiamo solo il punto di vista di Tris, ma anche quello di Tobias (due paranoici invece di uno). A capitoli alterni, possiamo scoprire anche ciò che pensa e vive Tobias, e qui Veronica Roth mi rovina drasticamente il ragazzo. Speravo di riuscire a conoscerlo meglio e a scoprire alcuni suoi lati oscuri, invece risulta un personaggio poco interessante e pieno di pippe mentali, che lo rendono insicuro, noioso e bidimensionale. Nel momento in cui scopre di non essere un Divergente, apriti cielo, si trasforma in un paranoico depresso e fastidioso. E cosa fa per esorcizzare questa delusione? per dimostrare che comunque lui vuole essere intelligente, coraggioso, altruista, onesto e pacifico? Si unisce a un gruppo di ribelli incazzosi che vogliono far saltare in aria tutto.
Era decisamente meglio visto attraverso gli occhi di Tris. Per questo motivo non ho nessuna intenzione di leggere anche il quarto romanzo intitolato "Four", perché se Tobias è così non ce la posso fare a sopportarlo per un altro libro.
Mi è piaciuto il finale (che non vi rivelerò, perché non sono così bastarda), l'ho trovato coerente e ideale per il libro. Voci di corridoio mi hanno detto che nel film verrà cambiato e sono curiosa di vedere come faranno e se funzionerà allo stesso modo. Ma dovremo aspettare fino al 2017, perché come sapete, l'ultimo capitolo è stato diviso in due parti. Sono comunque curiosa di vedere la prima parte, perché solo dal trailer mi sono accorta di molti cambiamenti più drastici, forse, rispetto a Insurgent.
Nel romanzo, avrei evitato volentieri l'Epilogo. Di solito mi piace sapere cosa accade ai protagonisti ad anni di distanza, ma in questo caso avrei fatto anche a meno, perché il finale andava bene così, senza aggiungere altro.
Tris mi è sembrata un personaggio meno incisivo del solito, poco incline a porsi delle domande e a cercare le risposte; una volta scoperto qualcosa sul passato di sua madre, chi se ne frega del resto.
Comunque questo terzo romanzo è migliorato rispetto al secondo, che come sapete l'avevo trovato noioso e vuoto. Almeno in questo sembra esserci un po' più di azione e sostanza, viene finalmente spiegata la storia della guerra civile e del perché Chicago sia divisa in fazioni. Non mi aspettavo certe rivelazioni, ma come al solito Veronica Roth non ha sfruttato appieno tutto il materiale che ha messo sul piatto. Questo romanzo, ma anche tutta la trilogia, poteva essere molto di più. Il mio preferito rimane sempre il primo, forse perché era la novità.
Comunque questo terzo romanzo è migliorato rispetto al secondo, che come sapete l'avevo trovato noioso e vuoto. Almeno in questo sembra esserci un po' più di azione e sostanza, viene finalmente spiegata la storia della guerra civile e del perché Chicago sia divisa in fazioni. Non mi aspettavo certe rivelazioni, ma come al solito Veronica Roth non ha sfruttato appieno tutto il materiale che ha messo sul piatto. Questo romanzo, ma anche tutta la trilogia, poteva essere molto di più. Il mio preferito rimane sempre il primo, forse perché era la novità.
In Allegiant il tema cruciale è lo scontro tra chi vuole il cambiamento e chi invece preferisce rimanere nel passato, in un sistema rassicurante che si conosce. Ma a volte il cambiamento è inevitabile, perché gli equilibri presenti precedentemente si sono ormai rotti e i tempi sono fertili per una rivoluzione. In questo caso bisogna affrontarlo e sapersi adattare al nuovo mondo che si dipana davanti.
Uhhhh che bella! E quante riflessioni buone da farsi! Ecco, io però ho stroncato anche il finale.. la fine naturale l'aveva in mano e le avrebbe permesso anche di farci un ulteriore libro e non quello di Four... Ma è tutto inutile.. La Roth è la Roth...e anche un po' Tris mi sa!!
RispondiEliminaBuon pomeriggio!!
Sì, la Roth è la Roth e non possiamo farci nulla. Ora ci resta solo da vedere se il film è meglio.
EliminaSperiamo perché se, dopo tutta questa attesa, pure i films sono brutti facciamo una spedizione punitiva in America! Eh! :D
EliminaLa spedizione punitiva in America mi va bene, ma poi torno a casa con Theo James... :P
EliminaAdoro questa trilogia e ho amato ( fino ad ora), anche i due film tratti da essa. Volevo comunque a te, Dany e ai tuoi lettori, che il mio blog sta organizzando un giveaway. Se volete partecipare siete i benvenuti, basta cliccare andare qui:http://lacontessarampante.blogspot.it/2016/02/giveaway-vinci-un-libro-con-il-mio-blog.html e seguire le istruzioni :)
RispondiEliminaHai fatto bene a pubblicizzare il tuo giveaway, e spero che a qualche mio lettore possa interessare.
EliminaBuona fortuna a tutti i partecipanti.