venerdì 24 febbraio 2017

IL SIGNORE DEI PORCELLI di Dentiblù

Io ho una sorta di amore incondizionato per Tolkien, la sua Terra di Mezzo e soprattutto per Il Signore degli Anelli. Questo fumetto parodistico proprio su quest'opera tolkieniana l'avevo visto molto tempo fa, spulciando un po' l'internet in cerca di nuovi suggerimenti di lettura. Non mi ero mai convinta a prenderlo, principalmente perché non è un genere a me consono, finché non l'ho trovato a Roma durante Più Libri Più Liberi, e così ho deciso che era arrivato il momento di provare qualcosa di nuovo.

Il cinghiale Zannablù ha l'Unico Anello, rubato scorrettamente a Follum, e ora lo deve portare a Porkor e gettarlo nel Monte Fatto per distruggerlo. Dato che c'è lo sciopero degli autobus, Zannablù è costretto a incamminarsi lungo il Vecchio Sentiero. Lungo il suo viaggio sarà aiutato, a fasi alterne, dal saggio Gandolfo; alloggerà "Al Puledro Spennato"; incontrerà Elfond, un maiale sempre affamato; e dato che la "Compagnia dell'Anello" sta mettendo in atto uno sciopero contro Elfond, Zannablù partirà alla volta di Porkor con una comitiva di turisti dalla contea di Giapphon, che saranno fondamentali, alla fine, per distrarre Pauron, l'Oscuro Signore.
Il doppio volume include la riedizione a colori di "Zannablù non deve morire": episodio in cui il nostro eroe... muore. Ma niente paura, si troverà a contrattare direttamente coi piani alti per avere una serie di chance per rimettersi in carreggiata fra i comuni mortali.

"Il Signore dei Porcelli" è la prima parodia di casa Dentiblù, nata nel lontano 2003, e oggi si ripresenta ai lettori restaurata e colorata, con qualche scena rivista o aggiunta.
Zannablù Gold accosta alla storia parodistica del titolo, storie a soggetto originale con protagonista Zannablù e il suo mondo. Quando ho incontrato l'autrice a Più Libri Più Liberi, oltre a farmi un bellissimo disegno con dedica all'interno della copertina, mi ha detto che questa storiella, "Zannablù non deve morire", è sicuramente la sua preferita, la più divertente che abbia scritto e che ancora sorride quando la rilegge.

Una breve parodia de "Il Signore degli Anelli" divertente e leggera, pochissime pagine che si leggono veramente in poco tempo, nelle vesti di un albo a fumetti.
Sì, io li chiamo fumetti. Sarà per la mia poca dimestichezza con questo genere, o per il fatto che sono anziana (se non tanto all'esterno, sicuramente all'interno), ma il termine "fumetto" mi sembra il più adatto. Se avete da ridire, se preferite chiamarli in altro modo, o se volete spiegarmi la differenza dei vari termini esistenti, vi invito a scrivermi nei commenti.
Personaggio preferito assolutamente Gandolfo. Sono morta dal ridere ogni volta che cadeva e sembrava morire in modo tragico, urlando "Fuggite sciocchi!!" per poi ritornare sempre "al mutare della marea". Veramente esilarante.

Se mi seguite da un po', sapete benissimo che io non leggo fumetti o graphic novel, non ne ho mai recensiti nel mio spazio e sono decisamente fuori dalla mia zona di confort letterario. Ma mi sono resa conto che questo è un genere che mi piace molto. Le parodie, o comunque i fumetti comici, rientrano perfettamente nei miei gusti, sono ideali da inserire tra una lettura e l'altra, per staccare e farsi due risate rilassanti ogni tanto.

Ho fatto bene a seguire le preferenze del mio cuore, scegliendo "Il Signore dei Porcelli" come prima esperienza per avvicinarmi alle opere di Edizioni Dentiblù. Dopo questa piacevolissima e divertente lettura, sono certa che se mi capiterà ne comprerà altri di questi fumetti.
Ho già messo gli occhi sulla parodia di "Harry Potter", che è una delle loro prime opere e quella che mi tentava molto a Roma durante Più Libri Più Liberi. Ho dovuto costringermi a scegliere un solo albo da portare a casa, perché non mi andava di comprare due fumetti, essendo io un a che non legge fumetti, e se poi non mi fossero piaciuti? Fortunatamente questa storia mi ha conquistata a pieno e quindi la prossima volta ne comprerò altre.
In più, ho visto che recentemente hanno fatto anche la parodia di "Stranger Things" che non posso certo farmi scappare visto quanto mi è piaciuta la serie TV. E voi l'avete vista la prima stagione su Netflix? Se la risposta è no, andate subito a recuperarla perché è stupenda.

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