Dal titolo sembra una minaccia, ma in realtà torno ora qui da voi per scusarmi di essere sparita per tre mesi dal blog e per spiegarvi un po' il motivo di questa assenza.
Avevo un sacco di programmi per i mesi scorsi: per tutta agosto doveva esserci una rubrica riassuntiva dei libri letti finora, post brevi, veloci e programmati in modo da darmi la possibilità di dedicare l'estate alla lettura di tanti bei libri, per potervene poi parlare a settembre.
Con l'arrivo di ottobre, e in previsione di Halloween, avrei dedicato tutto il mio tempo a letture horror (o comunque si avvicinassero a quel genere, perché ricordiamoci che sono sempre una fifona), in modo da fare un bel mese a tema, tra recensioni e tag trovati in rete, chiudendo il tutto in bellezza il 31 ottobre con il paragone tra il libro IT di Stephen Kong e il film omonimo nelle sale cinematografiche proprio in quei giorni.
Bei progetti, pensati e studiati per mesi, stilando scalette di programmazione precise e minuziose, raccolta di materiale necessario e organizzazione del mio tempo.
Un piano di cui ero estremamente convinta e che mi elettrizzava parecchio. Per la prima volta in vita mia ero riuscita a fare dei piani a lungo termine per il blog, finalmente ero riuscita a mettermi seriamente su un progetto, assolutamente convinta che l'avrei portato a termine tranquillamente.
Ma poi è andato tutto all'aria.
La vita reale si è messa prepotentemente in mezzo e tutto è sfumato velocemente.
Agli inizi di agosto ho cominciato a non stare bene, niente di veramente preoccupante, ma decisamente fastidioso soprattutto perché non potevo godermi in pace e serenità le vacanze.
Ho cominciato a fare le prime visite, ma devo dire che ero ancora abbastanza tranquilla.
Purtroppo però, a fine agosto, le cose sono velocemente peggiorate ed è stato un continuo susseguirsi di altre visite, esami specifici e giornate passate in ospedale in attesa di risultati e risposte.
Così sono cominciati due mesi di paura, panico, ansia e angosce.
Un brutto periodo, caotico e preoccupante, in cui tutto è andato molto veloce, troppo veloce... e a un certo punto non sono più riuscita a mantenere il passo e mi sono persa.
La calma, la logica e la razionalità che di solito mi contraddistinguono mi hanno abbandonata, lasciando spazio alla paura e al panico... a veri attacchi di panico.
Panico che ancora mi accompagna ogni tanto, anche adesso che l'emergenza è rientrata e io mi sto finalmente riprendendo.
Le cose ora vanno meglio, decisamente meglio, ma non sono ancora tornata quella di prima e probabilmente non tornerò più a essere la stessa persona che ero prima. Non in senso stretto naturalmente, questa cosa non mi ha drasticamente cambiata per sempre, ma certi avvenimenti per un momento destabilizzano il tuo mondo e questo comporta una serie inevitabile di cambiamenti personali.
E per quanto questi cambiamenti siano impercettibile per le persone che ti stanno intorno, comunque ci sono: ci si sente una persona diversa sotto alcuni punti, qualcosa muta, si evolve e non si può pretendere di tornare indietro a prima che tutto accadesse.
A questo punto mi torna in mente una delle frasi più belle di uno dei miei film preferiti (mai frase fu più azzeccata):
Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita, come fai ad andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro? Ci sono cose che il tempo non può accomodare, ferite talmente profonde che lasciano un segno.
Quello che mi è mancato di più in questi mesi è stato leggere.
I libri sono sempre stati per me degli amici fidati con i quali trascorrere delle ore piacevoli e spensierate, una coccola che cerco di concedermi ogni sera, un momento tutto mio. Ma nei momenti difficili purtroppo non è così, e questa volta non ha fatto eccezione.
Arrivavo alla sera distrutta e a stento mi reggevo in piedi, la testa era distratta da mille pensieri e come se non bastasse gli occhi non volevano collaborare.
Così i mesi sono passati senza aprire un libro.
Ma ora è arrivato il momento di rimettermi in pari con le letture e ho già ricominciato da un po' la bellissima abitudine di leggere un po' prima di addormentarmi. Ma soprattutto devo riprendere in mano il mio povero blog, che ho trascurato per troppo tempo.
Non so se riuscirò a mantenere una certa costanza nelle pubblicazioni, ma idee e progetti ne ho ancora tanti e se per ora non riuscissi a metterli in atto, guardo già con occhi fiduciosi al nuovo anno.
Intanto cominciamo con calma, un passo alla volta.
E voi cosa mi raccontate? Cosa avete combinato in questi mesi che non ci siamo sentiti? Cosa avete letto? Ci sono letture nuove e interessanti che mi sono persa?
Bentornata, Dany!
RispondiEliminaAvevo notato la tua assenza dal blog, ma pensavo si trattasse di notizie positive che ti allontanavano dal web. Mi dispiace molto leggere che mi sbagliavo.
Spero che le cose si risolvano nel migliore dei modi e che torni alla spensieratezza che ti contraddistingue.
Non vedo l'ora di tornare a rileggerti.
Un abbraccio forte.
Grazie Paola, sto recuperando forze e carica per tornare più attiva di prima!!! ;D
EliminaCarissima Dany, bentornata qui sul tuo blog e grazie per aver condiviso il tuo desiderio di riprendere in mano la normalità della tua vita. Sempre, quando ci siamo sentite via mail in questi mesi, ho cercato di mandarti più pensieri positivi possibile, e sono felice di rivederti qui in questo spazio che è casa tua, ma anche un po' nostra.
RispondiEliminaOgni volta che rivedo il film e risento la frase che tu citi, mi commuovo fino alle lacrime, ma noi sappiamo che "non tutte le lacrime sono un male".
Tanti abbracci forti, e ci vediamo tra poco, qui a Roma, alla "nostra" PLPL (ti scrivo appena capisco in quali giorni sarò in fiera).
Eva sei sempre così gentile con me, le tue parole mi riempiono il cuore e mi commuovo. Grazie mille!!
EliminaNon vedo l'ora di incontrarti a PLPL e intanto ti abbraccio fortissimo, a presto :*
Bentornata! Sono contenta che adesso sia tutto rientrato e spero tu possa riacquistare la serenità necessaria, non tanto per il blog quanto per la vita di tutti i giorni. Le letture sono lì che ti aspettano e non c'è fretta, quando dicono che l'importante è la salute sembra una banalità ma dopo un periodo di malattia proprio o di una persona cara ci si rende conto quanto questo sia vero!
RispondiEliminaUn abbraccio :*
Hai proprio ragione, sembra una banalità ma in realtà è una delle pochissime cosa che contano.
EliminaGrazie e un abbraccio!!