Come ogni anno, dicembre per me non vuol dire solo addobbare casa con luci e festoni, correre alla ricerca dei regali "perfetti" (che poi non lo sono mai), freddo, neve (quando si degna di farsi vedere), dolci e feste... il tutto condito con la trepidante attesa del giorno di Natale e della fine dell'anno.
No. Per me dicembre vuol dire prima di tutto Più Libri Più Liberi. La fiera nazionale della piccola e media editoria, che si tiene a Roma ogni anno in questo periodo (dal 6 al 10 dicembre).
Quest'anno l'evento ha cambiato sede e si è svolto al Convention Center - La Nuvola, aperto per la prima volta al pubblico proprio per l'occasione.
Foto dalla pagina Facebook di Più Libri Più Liberi |
Questa è praticamente l'unica occasione, per me, di vedere amiche e amici con i quali riesco a parlare e confrontarmi solo attraverso il web, durante il resto dell'anno.
Bei momenti in cui ci si abbraccia, ci si bacia, si sorride e in un attimo mi sento come a casa, circondata da facce che conosco e che, anche se non vedo tutti i giorni, ormai fanno parte della mia quotidianità nel web, attraverso il blog e le mie pagine social.
i regali ricevuti |
Come ogni anno ero al seguito di Simona di Letture Sconclusionate, che come ogni anno mi ospita e mi sopporta per 3/4 giorni, scarrozzandomi a destra e a manca, presentandomi sempre agli editori e preoccupandosi per me come una seconda mamma-chioccia (grazie!).
Ho rivisto con immenso piacere anche Irene di LibrAngolo Acuto, ma che ho potuto abbracciare solo per mezza giornata, perché poi ha dovuto trascorrere un po' di tempo con la famiglia, giustamente, prima di tornarsene nella bella Barcellona.
Quest'anno ho conosciuto anche Maria, di cui Simona mi ha parlato tantissimo, e sono felice di poter associare un volto a un account Twitter che seguo da quasi due anni.
Sempre simpaticissime e gentilissime, mi hanno coperta di regali appena arrivata. Naturalmente libri!! Perché tra di noi ci regaliamo solo libri!!
Così ora nella mia libreria si trovano due bellissime edizioni Penguin grazie a Irene (che potete vedere qui accanto); l'autore preferito di Maria, Valentino Zeichen, e la raccolta delle sue poesie più belle; un libro Exòrma sempre molto gradito e la raccolta di racconti di Vasilij Grossman edita da Adelphi, regalati da Simona.
Ora è arrivato il momento di mostrarvi cosa mi sono regalata io, cosa ho comprato quest'anno (che potete vedere nelle foto qui sotto).
Prima di tutto vi devo dire che il giovedì mattina, prima di andare in fiera, Simona mi ha portato per la prima volta al mercatino dell'usato, dove sono riuscita a trovare molti titoli interessanti che cercavo da molto tempo, tra cui alcuni libri che regalerò a parenti e amici e una bellissima edizione Rizzoli in copertina rigida di Radici di Alex Haley del 1978, che non vedo l'ora di leggere!!
i miei acquisti |
Dopo questa bella scorpacciata di libri usati, in fiera ci siamo state poche ore nel pomeriggio, e mentre Simona era impegnata in un'intervista, io ho avuto la possibilità di fare un giro e fermarmi allo stand di Mattioli 1885 e prendermi Un sogno di Natale, e come si avverò di Louisa May Alcott, per desideravo qualcosa di natalizio da leggere in questi giorni; e poi mi sono recata apposta allo stand della Regione Umbria per poter trovare i libri di una delle mie case editrici preferite, cioè la Jo March e mi sono portata a casa Il castello blu di Lucy Maud Montgomery, loro ultima pubblicazione, e il Quaderno di viaggio un taccuino in cui annotare i propri viaggi e arricchito da alcuni brani del testo "Il viaggio in Europa. Appunti e consigli per le donne" di Mary Cadwalader Jones, pubblicato nel 1900.
Il venerdì è stato il giorno più impegnativo, stancante, ma senza ombra di dubbio il più bello che io abbia passato in fiera quest'anno. Gran parte della giornata (per non dire praticamente tutta) l'ho passata in compagnia di Eva di La libreria di Eva, che finalmente ho conosciuto di persona e non potete immaginare quanto questo mi abbia fatto piacere. Non è da molto che ci conosciamo virtualmente, ma le nostre affinità letterarie sono spiccate subito. Abbiamo molti punti d'incontro io e Eva: dal genere di letture che facciamo o che ci piacerebbe fare (come la saga dei Cazalet), all'idea che entrambe abbiamo dei nostri rispettivi blog e di come vogliamo continuare a gestire i nostri spazi.
Sono felice di aver portato questa amicizia nella vita reale, aver potuto parlare finalmente faccia a faccia di libri, circondate dai libri, comprando libri... Sì, mi bastano queste poche cose per rendermi felice!!
le belle copertine Lindau |
Un'altra cosa che io e Eva abbiamo in comune è la necessità di ricercare libri che trattano di argomenti impegnativi, a volte scomodi, appassionanti, coinvolgenti, storie vere e molto spesso di attualità. Per questo mi ha convinto molto facilmente a comprare Le irregolari: Buenos Aires Horror Tour di Massimo Carlotto edito da Edizioni E/O, che racconta la dittatura argentina: la metodologia della desapariciòn, i campi di concentramento clandestini, i bambini trattati come bottino di guerra, la persecuzione degli ebrei argentini. Tutto basato su fatti e personaggi veri e reali.
Quest'anno mi sono avvicinata a due case editrici "nuove" (tra virgolette perché le conosco da un po' di tempo, ma non ho mai letto nulla pubblicato da loro).
La prima è LiberAria Editrice dalla quale ho portato a casa Fiabe così belle che non immaginerete mai di Ivano Porpora, che doveva essere mio perché mi ha fatto ridere subito dalla prima pagina; e un saggio molto attuale perché parla di Serie TV e del potere che esercitano sullo spettatore, che si intitola Addicted. Serie TV e dipendenza a cura di Carlotta Susca.
L'altra casa editrice è Edizioni Lindau di cui sono innamorata delle loro copertine da anni, della serie che quasi non mi interessa la trama se il libro ha queste copertine (ho detto quasi). Così posso dire di aver esaudito un mio personale (e un po' perverso) desiderio e ho comprato Hannah Coulter di Wendell Berry che desideravo da quando uscì tre anni fa, e che secondo me ha anche la copertina più bella. E poi Simona ha amplificato il mio giubilo regalandomi anche Jayber Crow dello stesso autore.
Anche quest'anno sono tornata a casa con un bel bottino, di cui sono molto fiera e come sempre non vedo l'ora di poterli leggere tutti questi libri.
Il mio Più Libri Più Liberi ogni volta è caotico e al suo interno sembra che il tempo acceleri in modo esponenziale, tutto passa troppo in fretta lasciando una gran stanchezza a livello fisico e mentale. Ma ne vale sempre la pena per le emozioni che si provano, le risate genuine, le novità editoriali da conoscere e le persone da incontrare, da abbracciare e che ti riempiono il cuore.
Anche quest'anno la fiera si è conclusa troppo in fretta e in un batter d'occhio, da che ero appena partita, mi sono ritrovata a casa mia, al nord, che mi ha accolto con una bella nevicata.
Nonostante l'intensità e la velocità con cui ho vissuto questa esperienza, c'è stato anche il tempo per porci alcune domande di vitale importanza, che come tali non hanno ancora ricevuto una risposta chiara e univoca. Ad esempio:
Questa edizione della fiera è piaciuta di più?
Era più grande e quindi si respirava meglio, oppure era troppo dispersiva?
Tutta quella gente ha fatto ore di coda solo per vedere La Nuvola?
Avranno permesso a Zerocalcale di alzarsi ogni tanto e andare in bagno? (io per due giorni, ogni volta che passavo, lo vedevo seduto allo stand Bao Publishing ad autografare libri... secondo me ci dormiva anche lì)
Ma soprattutto, la cosa più importante... quella domanda esistenziale che ti tiene sveglia la notte, che ti tormenta, che è seconda solo alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto... insomma quella domanda che ti fa prudere il cervello:
Ma come la puliranno La Nuvola?
Cioè ragazzi, è un'enorme telo di plastica bianco, un'altro po' di persone che passano e lo toccano e lui si insozza tutto!! Pensateci...