- 11 giorni a Natale
Ogni parte d'Italia ha i suoi usi e costumi. Riguardo al "quando" festeggiare il Natale, il nostro Bel Paese tende a dividersi in due: al Sud è usanza fare la cena della vigilia, di solito con portate a base di pesce, è in questa occasione che la famiglia si riunisce a festeggiare; al Nord, invece, si preferisce in genere trovarsi il 25 dicembre e pranzare tutti insieme, scambiandosi i regali.
Che voi preferiate una o l'altra tradizione poco importa, fatto sta che dovrete cominciare, già da ora, a pensare al menù di Natale, se quest'anno i festeggiamenti saranno a casa vostra. Decidere cosa servire, dall'antipasto al dolce, non è semplice e metterlo in pratica lo è ancora meno. Dovete stare attenti a non fare troppo poco, in modo che la gente non si alzi dal tavolo ancora affamata, o a fare troppo, così vivrete di avanzi fino alla Befana. Con attenzione, fare in modo che tutti i piatti si combinino tra di loro in modo da creare un'armonia tra una portata e l'altra, perché ci sarà sempre il solito invitato che avrà qualcosa da ridire. Potrete puntare sullo stesso menù dell'anno scorso, ma non so se vi conviene, perché l'invitato appena citato potrebbe lamentarsi comunque. Per non parlare dell'apparecchiare la tavola, decorare la sala da pranzo e il vino da abbinare. Robe da uscirne matti!!
Se quest'anno credete di non farcela, la soluzione è semplice: andate al ristorante!!
Che voi preferiate una o l'altra tradizione poco importa, fatto sta che dovrete cominciare, già da ora, a pensare al menù di Natale, se quest'anno i festeggiamenti saranno a casa vostra. Decidere cosa servire, dall'antipasto al dolce, non è semplice e metterlo in pratica lo è ancora meno. Dovete stare attenti a non fare troppo poco, in modo che la gente non si alzi dal tavolo ancora affamata, o a fare troppo, così vivrete di avanzi fino alla Befana. Con attenzione, fare in modo che tutti i piatti si combinino tra di loro in modo da creare un'armonia tra una portata e l'altra, perché ci sarà sempre il solito invitato che avrà qualcosa da ridire. Potrete puntare sullo stesso menù dell'anno scorso, ma non so se vi conviene, perché l'invitato appena citato potrebbe lamentarsi comunque. Per non parlare dell'apparecchiare la tavola, decorare la sala da pranzo e il vino da abbinare. Robe da uscirne matti!!
Se quest'anno credete di non farcela, la soluzione è semplice: andate al ristorante!!
Il libro di oggi è:
"IL CASO DEL DOLCE DI NATALE" di Agatha Christie
"Questo libro è come un pranzo di Natale preparato da un vero chef. E lo chef sono io!" Così Agatha Christie presenta la sua raccolta in sei gustosissime portate: dall'antipasto al dessert. Sei indagini dell'inossidabile Poirot e della solo apparentemente innocua Miss Marple, alle prese di volta in volta con rubini scomparsi, omicidi simulati o reali, inquietanti sogni premonitori, un cadavere ritrovato in una cassapanca, una coppia di sposi particolarmente litigiosa, un anziano signore dalla candida barba e dalle abitudine alimentari troppo prevedibili. E un cesto di erbe selvatiche che svela le trame di un assassino...
So che a molti di voi piacciono i romanzi gialli, quelli belli, costruiti bene, quelli che solo la Signora dei gialli Agatha Christie riesce a creare.
Quindi, per non farvi rinunciare al vostro genere preferito nemmeno a Natale, mi sono affidata a lei e ho trovato questa bella raccolta di racconti brevi, che si svolge proprio come un pranzo natalizio. Sei portate (sei racconti) per farsi una scorpacciate di buona letteratura e di omicidi; in attesa di fare la vera e propria scorpacciata, seduti alla tavola imbandita, il giorno di Natale.
Per chi non ha mai letto un romanzo giallo, credo che questo libricino sia un buon punto di partenza, prima di tutto è della Christie (e se non cominci da lei a leggere gialli, da chi?), e secondo la formula dei racconti brevi è ideale per avvicinarsi ad un genere con cui si ha poca dimestichezza.
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