lunedì 6 febbraio 2012

ROSSELLA di Alexandra Ripley

Avevo finito di leggere "Via col vento" da qualche mese, quando in libreria trovai "Rossella. Il seguito di Via col vento". Con un sottotitolo così non potevo rimanere indifferente. Io che avevo amato così tanto il romanzo di Margaret Mitchell, il quale mi aveva fatto apprezzare di più il film (che già adoravo), non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di leggere il seguito.

Ritroviamo Rossella esattamente dove l'avevamo lasciata: Melania è morta, lei ha capito che ama solo Rhett, ma non è riuscita ad impedire che quest'ultimo se ne andasse. Riparte tutto da qui. Lei è sempre la solita: coraggiosa, sfrontata, orgogliosa e testarda, fiduciosa nel futuro e in ciò che lei può fare con le sue sole forze; ma ora che anche Mammy l'ha lasciata e nemmeno Tara le da sollievo, è altrove che deve cercare la sua felicità. Decisa a riconquistare il suo amato si trasferisce a Charleston (città natale di Rhett) per cercare di stargli vicino e farlo innamorare ancora di lei. Ma quando tutto comincia a sfuggirle dalle mani, si convince a trasferirsi in Irlanda, la patria dei suoi antenati. Proprio qui, trovandosi di nuovo a casa, Rossella saprà costruirsi una nuova fortuna e far prosperare una nuova Tara. Sarà veramente la fine? Vivrà felice e contenta? E Rhett?

Anche questo è un libro che si legge tutto d'un fiato, decisamente più corto di "Via col vento" ( 846 pagine), ma altrettanto ricco di dettagli e descrizioni. Naturalmente, quando ho cominciato a leggerlo, ero consapevole del fatto che non fosse la Mitchell a scrivere; infatti lo stile è diverso, ma non si discosta molto dall'originale. A mio parere, Alexandra Ripley è stata molto brava e si è dimostrata all'altezza nell'arduo compito di dare un seguito a uno dei romanzi migliori del ventesimo secolo.

Rossella è più grande, un po' più matura, ma continua a fare sempre i soliti passi falsi. Sembra costretta in una specie di circolo vizioso, che la obbliga a fare sempre gli stessi errori, soprattutto con Rhett; certi scivoloni che, mentre leggi, ti verrebbe da dirle: "Ma allora non hai capito niente!!!". In questo, e in molti altri aspetti del carattere, questa Rossella è simile all'originale; ma nataralmente alcune cose cambiano, ed è anche giusto, perché si presume che almeno un po' sia cresciuta e qualcosa l'abbia anche imparata. Per me è stato assolutamente positivo, perché non volevo ritrovare la solita infantile Rossella, ma non volevo nemmeno un personaggio completamente diverso. La Ripley ha creato un buon connubio.

Lato negativo: Rhett. Non perché l'abbia cambiato per carattere o aspetto, anche lui è molto simile all'originale (se non fosse stato così probabilmente avrei perseguitato l'autrice per il resto della sua vita, diventando il suo incubo peggiore). No, no, lui è ancora l'uomo ideale; il problema è che compare troppe poche volte durante la storia e parla anche meno. Quindi, se come me, amate il personaggio di Rhett preparatevi ad assaporare fino in fondo ogni momento in cui è in scena, perché non potrete sapere quando ritornerà.

Ulteriore pecca è il finale. Assolutamente azzeccato, ma un po' troppo sbrigativo. Nelle poche pagine finali, la Ripley fa accadere un sacco di cose, una dietro l'altra, senza spiegarle troppo bene e con toppa velocità. Al punto che, mancando pochissime pagine alla fine, ancora non era tornato Rhett e allora sono andata a sbirciare nell'ultima pagina se compariva il suo nome....Cosa che non faccio MAI!!!!!!
Comunque devo ammettere che è veramente un bel libro e che lascia a noi amanti di "Via col vento" il finale che tanto ci mancava.

VOTO: 9/10

2 commenti:

  1. Adoro Via col vento! Ho letto il mondo di Rhett e non ho ancora avuto modo di recensirlo sul mio blog e l'ho adorato, questo lo metto sicuramente in lista. Grazie per avermelo fatto scoprire

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    1. Via col vento è uno dei miei libri del cuore, infatti è il romanzo con cui ho aperto il blog. Ho letto anche "Il mondo di Rhett" (trovi la recensione qui nel blog), ma purtroppo non mi ha convinto per niente, l'ho trovato pessimo. Invece questo, "Rossella", è stato all'altezza dell'originale, non perfetto come Via col Vento, ma ci va molto vicino.

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