lunedì 29 aprile 2013

THE VERSATILE BLOGGER AWARD: ancora più amici...

Il mio blog è ancora piccolo, ma piano piano cresce grazie a tutti voi che mi leggete e mi seguite con tanto affetto. Questo nuovo premio che mi è stato assegnato dimostra come la mia cerchia di amici si stia espandendo sempre di più e questo mi riempie di gioia, perché mi permette di conoscere persone stupende e i loro bellissimi blog. Quindi, secondo me, il principio alla base di tutto è lo stesso del "Liebster Award" (che nel caso te lo fossi perso lo trovi QUI e la seconda parte invece QUI).
 


Prima di tutto devo ringraziare Cammy di Born to be Wilde per avermi nominato!! Il suo è un piccolo blog appena nato, ma molto promettente!!! Se non lo conoscete fateci un salto.
Ora devo scrivere 10 cose su di me...già nel "Liebster Award" ne avevo scritte 11...capisco benissimo se non te ne frega niente dei cavoli miei...e quindi ti autorizzo ad andare subito all'elenco dei blog che voglio premiare.
 
Per i temerari che restano a leggere ecco le 10 cose su di me:
 
1. I miei capelli non sono lisci naturali, ma uso la piastra.
2. Leggo preferibilmente sotto le coperte alla sera.
3. Bevo ettolitri di tè verde.
4. A 15 anni mi sono tinta i capelli di arancioni (mia madre ha pianto per 2 giorni).
5. Non guardo i film horror perché mi spaventano troppo e poi devo dormire con la luce accesa.
6. Sono innamorata di Brad Pitt, e sono convinta che lui stia con Angelina Jolie solo perché non mi ha ancora conosciuta.
7.Ogni volta che esco per fare shopping (perché necessito di capi d'abbigliamento) mi ritrovo dentro una libreria con una torre di libri in mano.
8. Faccio delle abbuffate (imbarazzanti) di panini al McDonald's (io e la mia amica di scorpacciate li chiamiamo i "panini cicciosi")...:P
9. Il mio fiore preferito è la rosa bianca.
10. Sono piena di manie/ossessioni/fobie e mi vergogno così tanto che non ve le dico
 
Per quanto riguarda i blog che voglio premiare, ecco l'elenco dei miei amici blogger che seguo con ammirazione e dedizione, in loro trovo sempre tanti consigli, suggerimenti e molta ispirazione
 
Questo è tutto!!
Ci vediamo nel prossimo post che sarà, quasi sicuramente, la recensione di "Anna dai capelli rossi".

martedì 23 aprile 2013

IL PRINCIPE FELICE e altre storie di Oscar Wilde

Una breve recensione per festeggiare la Giornata mondiale del libro. Quale occasione migliore per parlare di un grande autore come Oscar Wilde?
Quando si parla di questo scrittore a tutto si pensa, tranne che a delle storie per bambini; ma è proprio di questo che tratta il libro: una raccolta di brevi fiabe che l'autore ha scritto per divertire, commuovere e far riflettere i suoi figli.

Con queste squisite fiabe, Wilde raccontava ai suoi figli qualcosa di più che storie di principi, giganti e usignoli, soffermandosi piuttosto sulla vita e sul modo giusto di viverla. Nel farlo poneva in esse tanta tenerezza da renderle indimenticabili. Si tratta di fiabe senza età, corredate da una serie di illustrazioni prese da edizioni celebri dell'Ottocento, che sembrano scritte per chiunque è o è stato fanciullo.
Devo ammettere che non ho mai letto "Il ritratto di Dorian Gray". Da quasi vent'anni fa bella mostra di sé sulla mia libreria, con la sua copertina rigida e decorata, ma non ho mai trovato il coraggio di leggerlo. In realtà a undici anni c'ho provato, arenandomi a pagina tre (forse ero troppo piccola per quel genere?!?!?!). Da allora ho dei sentimenti contrastani verso questo autore; è artefice di alcune delle mie citazioni preferite, ma mi blocco quando si tratta di affrontare i suoi libri.
Per questo ho deciso di cominciare ad approcciarmi a lui attraverso letture più semplici, leggere e soft.

Il libro è composto da due parti: la prima, intitolata "il principe felice" (5 fiabe), con fiabe più corte e  adatte a bambini  piccoli, le storie sono relativamente semplici e con significati più immediati alla comprensione; nella seconda parte, "una casa di melograni" (4 fiabe), emerge un aspetto diverso, cupo e con insegnamenti più sottili e ricercati.
Tutte le fiabe hanno molteplici riferimenti alla fede, ai suoi principi; gli argomenti trattati sono importanti, come l'amicizia, l'amore e il rispetto per il prossimo; le morali sottostanti risultano incisive e l'autore voleva insegnare ai propri figli, e ai lettori, a vivere in modo più altruistico e empatico. Molti dei personaggi sono egoisti, ottusi e antipatici, i loro comportamenti così scorretti e maleducati servono al lettore per comprendere meglio i messaggi che lo scrittore voleva trasmettere.
La scrittura è semplice, ma incisiva, adatta per giovani lettori e per chi, come me, affronta per la prima volta Oscar Wilde.

Conoscendo a grandi linee la trama e le ambientazioni di "Il ritratto di Dorian Gray", mi aspettavo qualcosa di diverso da "Il principe felice". Credevo di trovare storie più tetre e quasi spaventose, che analizzavano i lati più bui e misteriosi della psiche umana; un po' come le storie di Robert Louis Stevenson. Non ero pronta a trovare un Wilde così preoccupato ad instillare buoni sentimenti e propositi negli altri, ma lo ritengo comprensibile visto che il libro è indirizzato ad un pubblico di piccoli lettori. Forse per questo non l'ho trovato molto coinvolgente, ma mi è piaciuto lo stesso, soprattutto le storie "l'amico devoto" e "il figlio delle stelle"

VOTO: 7/10


venerdì 19 aprile 2013

LA SOVRANA LETTRICE di Alan Bennett

Ogni lettore ha le sue manie/ossessioni/abitudini, da quelle più comuni come: scegliere i libri in base a determinate caratteristiche, leggere solo in alcuni luoghi, sottolineare e fare "orecchie" o preferire i segnalibri...fino ad arrivare a manie/ossessioni/abitudini meno comuni e più particolari o strane, quelle che un po' ti vergogni ad ammettere (io appartengo a questa categoria).
Questo mi porta a chiedermi: e se a leggere fosse Sua Maestà La Regina D'Inghilterra? Anche lei svilupperebbe queste tipiche manie da lettore "comune"?

Un giorno la Regina scopre una libreria ambulante nel retro del suo palazzo, vicino alle cucine.
Non è mai stata una gran lettrice, impegnata tra eventi formali e non, non ha mai avuto molto tempo per leggere e nemmeno molto interesse a farlo.
Incoraggiata da un giovane cameriere, si appassionerà alla lettura, agli scrittori e tutto quello che ruota attorno a questo nuovo mondo che lei si accinge a scoprire. La sovrana non può più fare a meno dei libri e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino.
Ma tutto questo porta a delle incalcolabili conseguenze nella sua vita e in quelle delle persone che le stanno vicino.
Notando i cambiamenti nel modo di parlare e di pensare della Regina, tutti si coalizzano contro di lei, boicottando le sue letture.
 
Un breve romanzo, leggero, con una certa vena umoristica. In grado di prendere in giro (senza cattiveria) un po' tutti: dalla regina stessa ai suoi amati cani, fino ai ministri inglesi.
La storia è divertente, scorrevole e con molti piccoli consigli di lettura, sparsi qua e là. A volte questi consigli rendono i romanzi un po' noiosi e pesanti, facendoti sentire anche stupida quando incontri un autore che non conosci; invece, in questo piccolo libro, la loro funzione è rendere tutto più interessante, arricchendo la narrazione.

Mi ha fatto sorridere vedere che, man mano che la storia procede e la protagonista si appassiona alla lettura, sviluppa delle piccole abitudini che colpiscono tutti i lettori, prima o poi. Come ad esempio, tenere sempre un dizionario a portata di mano, oppure fermarsi e prendere degli appunti su ciò che si sta leggendo, segnarsi delle frasi che ci hanno colpito e anche scrivere delle riflessioni proprie sull'argomento.
La regina è talmente fagocitata da questo mondo fatto di parole stampate, che non ha più voglia di adempiere ai suoi doveri, vuole solo starsene nella sua stanza a leggere, senza essere disturbata. Questo mette in allerta tutto il suo staff e la sua famiglia, preoccupati dell'incredibile cambiamento nello stile di vita della sovrana, e vogliono prendere provvedimenti (a volte curiosi e divertenti).

Una donna come la regina ha incontrato molte persone nel corso della sua lunga vita, anche molti scrittori, con i quali non sapeva di cosa parlare, non aveva argomenti da affrontare e discutere. Ma ora che sta leggendo tutti quei libri, alcuni anche di autori che lei ha conosciuto personalmente, si rende conto delle occasioni perse, delle numerose osservazioni, opinioni e critiche che avrebbe potuto esprimere se solo avesse letto prima i loro libri.
Diventa anche una accanita critica dei romanzi, che a volte trova noiosi, vuoti o pesanti e questo la porta a pensare che anche lei potrebbe scrivere un libro; in fondo chi ha avuto una vita più interessante della sua?!?!
Alla fine del libro, tutte queste riflessioni porteranno la sovrana a prendere una decisione inaspettata e sconvolgente per tutti.

Quante volte avete sentito dire che leggere apre la mente, cambia il modo di vedere e percepire il mondo, aiuta a conoscere meglio gli altri e a volte anche te stesso? Credo che uno dei messaggi fondamentali che questo romanzo trasmette sia proprio questo. Il cambiamento della protagonista è palese, sotto gli occhi di tutti, anche del lettore. L'etichetta ha sempre costretto la regina ad apparire impassibile di fronte a qualsiasi evento, austera, a non farsi scalfire da niente e da nessuno ed essere il resistente pilastro della nazione. Ma la lettura la rende più umana, la addolcisce e la trasforma in una donna più vicina al popolo e più empatica.

Naturalmente la storia è inventata da Alan Bennett, ma leggendola sembra quasi reale; si ha l'impressione di scoprire un lato nascosto della sovrana, privato, che non mostra mai al pubblico. E fa capire che in questo bellissimo mondo fatto di libri, siamo tutti un po' simili e facciamo parte di una grande famiglia.
Da leggere se si vuole passare qualche ora in tranquillità e sorridendo.

VOTO: 9/10

giovedì 11 aprile 2013

LIEBSTER AWARD (PARTE 2)

Il 21 marzo ho pubblicato il post "Liebster Award" che mi era stato assegnato da Maria di "Start from Scratch", seguendo tutte le regole: ho risposto alle domande, ho scritto undici cose su di me, ho nominato altri blog e ho ideato nuove domande a cui rispondere.
Ma ieri Francesca di Lost in good books mi ha assegnato di nuovo il premio e, quindi, ho deciso di rispondere anche alle sue domande!!!!



Approfitto di questo post per rispondere anche alle domande di Francesca di I libri son desideri che mi aveva nominato nello stesso momento (o quasi) in cui la nominavo io nel "Liebster Award" precedente.
Quindi ringrazio di cuore entrambe per il premio,e procediamo...

Le undici domande di Francesca (Lost in good books):
1. Cosa rappresenta per te il blog che hai aperto?
Credo che rappresenti la mia voglia di parlare, aprirmi e confrontarmi con gli altri su questo bellissimo argomento che sono i libri.
2. Leggi prima il libro e poi guardi il film oppure prima guardi il film e poi leggi il libro?
Il mio intento sarebbe quello di leggere prima il libro e poi guardare il film, ma ci sono riuscita pochissime volte; per un motivo o per l'altro mi ritrovo sempre a guardare il film e poi a leggere il libro (promettendomi che la volta dopo andrà diversamente...ma invece...).
3. Qual è il tuo colore preferito?
Il viola. in tutte le sue sfumature.
4. Ami la poesia oppure è un genere a cui non ti sei mai approcciata? Perché in ogni caso?
E' un genere che ho sempre cercato di evitare e che non ho mai veramente amato; ma negli ultimi tempi ho deciso di avvicinarmi all'argomento, molto cautamente e delicatamente.
5. Tragedia o commedia?
Tragedia, ma solo perché è molto più facile farmi piangere che ridere.
6. Preferisci il mare o la montagna?
Veramente nessuna delle due, ma se proprio devo scegliere: mare.
7. Ami viaggiare? Perché?
Sì, mi piace visitare grandi città e piccoli paesini e camminare per vie in cui si è svolto un pezzo di storia del mondo.
8. Ti piace questo mondo sempre più social oppure era meglio prima?
Mi piace, siamo sempre più collegati e connessi tra di noi, e con un solo click si apre un mondo di nuove amicizie; ma bisogna ricordarci che sono importantissimi anche i rapporti dal vivo, faccia a faccia con le altre persone.
9. Qual è il ricordo più bello che hai? E il più brutto?
Il più bello: il primo giorno di scuola. Il più brutto: il primo giorno di scuola.
10. Qual è il tuo piatto preferito?
Non ho un piatto preferito, ma una cucina: la cucina cinese. Potrei mangiarla tutti i giorni.
11. Hai un sogno nel cassetto? Se si, qual è?
Di sogni ne ho tanti, ma non te li dico altrimenti non si avverano ;)

Le undici domande di Francesca (I libri son desideri):
1. Nella vita è tutto bianco o tutto nero, oppure sei per le sfumature?
No, non è mai tutto o bianco o nero. Evviva le sfumature!!!
2. Il viaggio più bello che hai fatto?
Parigi, una città magnifica...
3. Un oggetto a cui non potresti mai rinunciare?
Mi vergogno un po' a dirlo, ma purtroppo è la televisione :(
4. Un momento che ha cambiato la tua vita?
L'iscrizione all'università, ha cambiato il mio mondo e il mio modo di vederlo.
5. In caso di pioggia, ombrello si o ombrello no?
Assolutamente sì, altrimenti mi si arricciano i capelli!!!!
6. Se fossi un quadro, saresti?
L'Urlo di Munch.
7. In cucina te la cavi?
Me la cavo molto bene.
8. Il libro che hai mollato perché "proprio non ce l'hai fatta a finirlo"?
Mi è capitato solo con "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo, ma non demordo e prima o poi lo finirò.
9. Sorelle o fratelli?
Una sorella più grande.
10. Una cosa che devi fare nel quotidiano, che proprio non sopporti?
Alzarmi dal letto (sono una pigrona).
11. Una cosa che fai nel quotidiano, che invece ti mette proprio di buon umore?
Leggere.

Queste erano le mie risposte.
Mi dispiace aver conosciuto solo ora "Lost in good books", perché è un bel blog letterario che consiglio a tutti quelli che ancora non lo conoscono e che, senza ombra di dubbio, lo avrei nominato per il "Liebster Award" precedente (che nel caso ve lo foste perso lo trovate QUI).

venerdì 5 aprile 2013

MOKITA di Federica Frezza

Prima di tutto vorrei ringraziare Federica Frezza per avermi spedito i suoi due libri; è stato un onore e un piacere per me leggerli entrambi. Ora fanno bella mostra sulla mia libreria, con le loro magnifiche copertine, racchiudendo quelle bellissime storie, che consiglio a tutti di leggere. Perché se vi è piaciuto Squeegee Boogie, non potrete che amare Mokita.

R. è un'investigatrice privata, la sua vita dovrebbe essere emozionante; ma le sue emozioni lei è abituata a reprimerle e nasconderle, abilità che ha affinato negli anni precedenti, in cui era una giocatrice di poker.
Attraverso Zoe, uno dei suoi numerosi alter ego cybernetici, "conosce" MJC e quello che era cominciato come un gioco tra bugie e verità, si trasformerà ben presto in altro. MJC sembra capirla, comprenderla e condividere con lei molte passioni. Chi è questo MJC che riesce a insinuarsi nella sua vita e nel suo cuore?
Oltre a questo c'è molto altro perché, non dimentichiamoci, che R. è un'investigatrice e presto verrà trascinata in un incubo inaspettato, che la scuoterà e la cambierà ancora.
 
"C'è una parola in Nuova Guinea, mokita. E' una verità che tutti conoscono ma di cui nessuno parla.
Un segreto risaputo. Come per esempio tutti sanno che Tizia ci sta provando con Caio ma nessuno lo dice. Il solo concetto è una contradizione. E' la vittoria assoluta del non detto." (pag. 48) 

Come in "Squeegee" c'erano le 100 preziose regole, in questo romanzo ci sono i mokita che diventano la voce interiore della protagonista, la sua coscienza, che solo il lettore può sentire. Una voce irriverente, sarcastica, cinica e assolutamente esilarante che ci permette di capire cosa pensa e gli stati d'animo di R. (continuo a chiamarla R. perché il suo nome non viene svelato fino alla fine del libro, quindi non voglio rovinarvi la sorpresa).

Dal suo primo romanzo Federica Frezza è cresciuta come scrittrice, il suo stile si è evoluto e affinato, la storia viene gestita meglio, le sotto trame si mescolano bene alla trama principale e non disturbano, rendendo tutto più scorrevole.
Non so come spiegarmi, ma questo libro l'ho trovato più maturo.
Naturalmente si riconosce che a scrivere è Federica grazie ad alcuni suo tratti distintivi: la scelta accurata dei termini da usare in ogni circostanza, il suo modo di esprimersi rimane "alto" e ricercato; e la sua capacità di riuscire a dare una visione completa dei personaggi solo attraverso i loro atteggiamenti e piccoli dettagli.

La protagonista è cinica, intelligente, arguta e divertente, e non è l'unica in questo libro, anche i suoi amici sono intelligenti e molto simpatici. Mi sono ritrovata spesso a sorridere e a ridere mentre leggevo. Questa volta, nella mia immaginazione, R. aveva un suo preciso volto e atteggiamento e non era quello di Federica, come mi è capitato leggendo "Squeegee".
La scelta di condire il mistero con una leggera vena di esoterismo mi è piaciuta moltissima e mi ha tenuto incollata alle pagine fino alla fine.

Ora mi rivolgo a chi abbia già letto il libro. Vogliamo parlare del personaggio di Rebecca?! Io l'ho odiata da subito, dal primo momento in cui apre bocca e per tutto il libro mi sono chiesta: "Ma questa cosa vuole? Dove vuole arrivare?". Non la sopportavo quella "stronzetta" che si insinuava subdolamente nella vita di R. e dei suoi amici, facendosi spazio a gomitate. Non avete idea di quanto io l'abbia presa a schiaffi mentalmente...
Voi cosa mi dite? Riguardo a Rebecca? Agli altri personaggi? E a tutto il romanzo?
Aspetto con ansia i vostri commenti.

VOTO: 9,5/10

mercoledì 3 aprile 2013

SQUEEGEE BOOGIE di Federica Frezza

Potete trovare Federica ovunque nel web: dai video in cui parla di libri, film e serie tv nel suo canale YouTube Prismatic310, alla sua pagina Facebook, dal suo blog a Tumblr (e per chi volesse, la trovate anche su Ask.fm e Twitter). Ma non è tutto, perché ogni tanto scrive anche per "Reader's Bench", "Sangue d'inchiostro" e ora anche per "Youbookers"   con "Incantestimi". Potendo tirare a caso un sasso nel cyberspazio, ci sono molte probabilità di colpirle una mano. Intelligente, divertente, solare e briosa, la sua allegria e simpatia sono contagiose come lo è la sua passione per i libri, che riesce a trasmettere anche attraverso lo schermo del computer. Una volta  che l'avrai scoperta non potrai più farne a meno.
 
Virginia, laureata in medicina, ma che non vuole fare il medico, ha da poco interrotto il suo fidanzamento con Filippo, e non ha un lavoro. Trascorso un periodo di stallo, Virginia capisce che è ora di riprendere in mano la sua vita, sia lavorativa che sentimentale. Dopo una breve esperienza in un'agenzia di assicurazioni, ecco arrivare l'occasione della vita e finalmente Vi può fare  il lavoro che ha sempre sognato: la giornalista musicale. Gli amici non le mancano, tra Sara Vittoria ed Eva non c'è mai il tempo di annoiarsi; in più ci sono i ragazzi della band con cui uscire e divertirsi. E poi c'è Peter, quel ragazzo entrato nella sua vita quasi per caso, così strano e misterioso, ma che sembra completarla meravigliosamente. Tra scoperte e rivelazioni, amicizie e amori, speranze e sogni che si avverano; le vite di Vi e dei suoi amici subiranno grandi cambiamenti.
 
Si tratta di una storia giovane e fresca. Virginia e i suoi amici sono ragazzi come tanti al giorno d'oggi, giovani che cominciano a stare in piedi con le proprie gambe, che crescono, con le difficoltà e i dubbi che ne conseguono. Questo romanzo è come se raccontasse il delicato passaggio alla vita adulta, in quel mondo spaventoso e pieno di responsabilità, compromessi e delusioni; ma è anche un poetico "addio" alla giovinezza, a quel periodo della vita così prezioso, che tutti tentano, in un modo o nell'altro, di tenersi stretto il più possibile.

La trama, oltre ad essere bella, è intrisa di numerosi avvenimenti che si susseguono continuamente, senza un attimo di tregua; c'è anche un tocco di mistero, che non guasta mai, e da un valore aggiunto a tutta la storia. E' un libro ricco. Pieno di rumori e di suoni, soprattutto il suono della pioggia e dei tergicristalli (squeegee squeegee) che fanno da colonna sonora all'intero romanzo.
Sembra una storia scandita dal tempo...musicale; c'è tanta musica al suo interno, che traspare non solo dai titoli dei capitoli e dalle note che separano i paragrafi, ma anche dalle numerose citazioni di canzoni e gruppi musicali. Come se non bastasse, le citazioni si espandono fino al mondo dei libri e dei film, dimostrando l'enorme passione che Federica ha per questi argomenti e la sua vasta conoscenza degli stessi.
Prestate particolarmente attenzione alle 100 preziose regole che troverete sparse per tutto il libro, perché sono divertenti, azzeccate, utili e alcune di loro sono quasi indispensabili.

Lo stile di Federica Frezza è scorrevole, semplice, ma non scontato. Leggendo il libro, molto spesso vi imbatterete in vocaboli che la maggior parte degli autori (e anche dei traduttori) oggi non usano più, perché preferiscono optare per termini più comuni e banali.
Federica scrive come parla, con il suo linguaggio forbito e con parole attentamente ricercate, cosa che potrete notare in uno qualsiasi dei suoi video su YouTube.
Inoltre, nel libro si rivolge al lettore con quel "tu", amichevole e tenero, che usa anche in tutti i suoi video.
Sarà per questo che, nella mia mente, la protagonista Virginia aveva il volto e il modo di fare di Federica. Grave errore da parte mia, perché non si confonde mai l'autore con il personaggio del libro!! Ma secondo me c'è molto di lei in Virginia, o forse è solo come me la immagino io.

L'abilità di Federica nel descrivere i personaggi è estremamente interessante: non entra quasi mai in particolari fisici, ma sottolinea semplicemente i loro atteggiamenti, comportamenti e reazioni. Grazie a queste spiegazioni il lettore riesce ad avere, alla fine, un quadro completo della personalità di ognuno di loro; rendendoli quasi persone reali.
Divertente anche il piccolo glossario in appendice, in cui viene spiegato l'uso di alcuni termini dialettali, o di quelli che rientrano nella categoria slang.

VOTO: 8,5/10