venerdì 22 aprile 2016

LA PASSEGGERA di Daniela Frascati

Mi piacciono molto i romanzi ambientati sulle navi, forse perché nelle mie vene scorre sangue di marinai: mio nonno materno, suo padre e il padre di suo padre prima di lui erano marinai.
L'ambientazione di una storia credo che sia molto importante e, visto che uno dei miei sogni è fare l'attraversata atlantica a bordo di una grande nave, ho accettato subito la proposta fattami da Scrittura & Scritture di leggere questo libro di Daniela Frascati, che si svolge proprio su un transatlantico, ed è pubblicato nella collana Voci, come romanzo moderno.

1914. Il transatlantico Il Paradiso naviga verso il Nuovo Mondo. A bordo, tra i passeggeri di ogni rango sociale, stipata nella terza classe, spicca da subito Aquilina per gli strani poteri di cui sembra essere dotata. Ma non è lei l’unico pensiero dell’integerrimo capitano Zocalo. Sul piroscafo, infatti, scoppia un’improvvisa epidemia dalle cause sconosciute persino al medico di bordo, Nerio Ferrer. Inoltre, viene denunciata la scomparsa di un uomo che, dal racconto del suo accompagnatore, aveva fatto espressa richiesta di cenare al tavolo di Marie Verdier, una francese che viaggia in seconda classe con il marito. L’incontro tra il capitano e la francese si rivela potente almeno quanto la tempesta nella cui balìa cade la nave.
Nessuno forse aveva colto il presagio di una traversata difficile nelle decine di gabbiani agonizzanti schiantatisi sul ponte della nave durante il passaggio nello stretto di Gibilterra.
Quando una cameriera mostrerà al capitano le piume nere disseminate nella cabina di Aquilina, il legame tra i suoi misteriosi poteri e quei fenomeni comincia ad assumere contorni inaspettati. Superstizioni, paure, sogni e passione renderanno il lettore ostaggio di questo intenso romanzo d’atmosfera.

Se mi seguite da molto, sapete che io non leggo molta letteratura italiana e soprattutto pochissimi autori contemporanei; non c'è un vero e proprio motivo in realtà, è solo che le mie scelte di letture si dirigono verso altro. Ma sono felice di aver letto "La passeggera" di Daniela Frascati, perché è stata una vera rivelazione.
All'inizio sembra un romanzo giallo, c'è un omicidio e il punto sembra quello di capire chi sia l'assassino; ma ben presto la storia si tinge di mistero, con avvenimenti surreali e quasi fantastici, grazie all'entrata in scena di Aquilina, bambina taciturna e timida che sembra comparsa dal nulla e in grado di comunicare in un modo tutto suo.
Il transatlantico Il Paradiso parte per la sua attraversata pochi giorni prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Oltre a questa terribile vicenda che aleggia come un fantasma su tutto il mondo, la nave di questa storia non è certo il posto idilliaco che il suo nome suggerisce. Dal momento in cui Il Paradiso si trova in mare aperto scoppia una terribile epidemia, difficile da contenere, un omicidio poco chiaro, una serie di suicidi sconvolgenti e tanto altro, tra cui un'incredibile passione tra il capitano e una passeggera, che rendono impossibile al lettore posare il libro prima di essere arrivato alla fine.

Si resta proprio incollati alle pagine, perché in questa storia c'è di tutto: amore, passione, tragedia, sofferenza, paura, morte, follia, violenza e speranza. Una trama molto fitta e intricata, come una matassa che si srotola pagina dopo pagina.
Un lavoro incredibile che Daniela Frascati porta a termine egregiamente, con uno stile chiaro e scorrevole, ma anche accurato e ricercato quanto basta per rendere la lettura piacevole e interessante.
Il cambio di registro nella narrazione non è per nulla fastidioso. Possiamo vedere i punti di vista dei diversi personaggi grazie all'alternarsi delle loro voci lungo tutto il romanzo, in modo fluido ed estremamente chiaro, che non confonde mai il lettore.
Se proprio dovessi trovare un difetto sarebbe la presenti di poche descrizioni dettagliate della nave, dei personaggi e dell'atmosfera in generale; ma credo sia solo un mio problema, perché lo sapete che sono una drogata delle parti descrittive, ne voglio sempre di più. In realtà si riesce lo stesso ad avere un'immagine mentale chiara e completa di tutta la situazione.
Il libro è disseminato di indizi e rivelazioni, che vi aiutano a svelare ogni mistero che aleggia intorno a Il Paradiso e ai suoi passeggeri. La Frascati vi accompagna per mano fino all'incredibile, e per nulla scontato, finale.

E' solo una storia di fantasia e non un romanzo storico, basato su fatti realmente accaduti, lo so, ma qualcosa tratto dalla realtà c'è e fa riflettere.
Fa riflettere come, all'inizio del secolo scorso, fossimo noi europei i migranti, che salivano sulle navi dirette in America in cerca di un po' di speranze, futuro e una vita migliore. Certo, nulla a che vedere con i barconi che arrivano oggi sulle nostre coste, zeppi di migranti disperati; all'epoca si trattava di grandi transatlantici che trasportavano persone di ogni ceto sociale, ma le cose non erano tanto diverse. Anche all'ora, e forse più di oggi, c'erano passeggeri di serie A, ricchi e benestanti che si potevano permettere certi agi e privilegi, e passeggeri di serie B, per lo più la feccia della società, poveri  disadattati e malati, costretti ad ammucchiarsi in piccole cabine, a volte senza poter vedere la luce del sole per tutto il viaggio. Ed erano quest'ultimi spesso a pagare il prezzo più alto della traversata, basti pensare alla vicenda del Titanic, in cui la maggior parte di quelli che morirono furono proprio i passeggeri di terza classe.
Un paragone azzardato dirà qualcuno, ma io non credo ci siano poi tante differenze tra quello che vissero i nostri antenati e quello che stanno vivendo altre popolazioni oggi. Ciò che li spinge, oggi come all'ora, è il desiderio di una nuova vita in un posto migliore, di un futuro per loro e le loro famiglie, sperando di essere trattati da persone e non come bestie da macello che non valgono nulla.

2 commenti:

  1. Oh! Ma che bello! Sono contenta che sia piaciuto anche a te mia cara! Adesso dobbiamo convincere anche Irene! :D
    Bella recensione! Simona

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    1. Irene è difficile da convincere...non ha ancora finito la trilogia di Divergent!! :D

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