venerdì 27 maggio 2016

POMODORI VERDI FRITTI AL CAFFè DI WHISTLE STOP di Fannie Flagg

Vidi il film "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno" molti anni fa, ero ancora una bambina e mi piacque molto. Ancora  oggi lo riguardo con piacere ogni volta che lo trasmettono in TV. Quindi mi sembrava il momento per leggere il romanzo di Fannie Flagg dal quale è stato tratto il film.
Se devo essere sincera mi aspettavo qualcosa di diverso. Non fraintendetemi, mi è piaciuto, e molto, ma è diverso dal film in molti punti (punti fondamentali, a mio avviso). E grazie a questo molte cose che conosco su Whistle Stop ora, sono diverse da ciò che ho creduto e intuito dal film negli ultimi anni... Ma andiamo con ordine.

Evelyn Couch è infelice. Ha quarantotto anni e si considera una donna delusa e insoddisfatta dal matrimonio e dalla vita. Poi un giorno, nel corso di una visita alla suocera ricoverata in casa di riposo, fa la conoscenza della signora Ninny Threadgoode: e davanti ai suoi occhi stanchi si spalanca un mondo nuovo. Il mondo di Whistle Stop, una comunità di emarginati, amabili sognatori e stravaganti che cinquant'anni prima la signora Threadgoode ha visto raccogliersi intorno al piccolo Caffè vicino alla stazione. A gestirlo è una singolare coppia al femminile composta dalla dolce Ruth e da Idgie, bisbetica e perennemente in lite con il mondo.
Il romanzo racconta di come il Caffè divenne l'unico locale in Alabama frequentato sia dai negri che dai membri del Ku Klux Klan; di come Bill Ferrovia, il bandito senza volto, continuò per anni a rubare cibo dai treni merci per donarli alle vittime della Grande Depressione; di come Idgie e Big George furono accusati e processati per omicidio...
Ma è soprattutto la storia di come Idgie, Ruth e gli altri personaggi che affollano i ricordi della signora Threadgoode riescano ad entrare nella vita di Evelyn. La forza della loro esistenza si trasmetterà alla donna, e l'esempio del calore e del mutuo rispetto che li hanno animati riuscirà a restituire un senso alla sua esistenza.

Fannie Flagg narra le vicende degli abitanti di Whistle Stop attraverso la voce della signora Threadgoode: arzilla vecchietta con una memoria molto lucida, ma che si confonde ogni tanto a causa dell'età.
Il continuo passaggio tra passato, raccontando un arco di tempo che va più o meno dagli anni Venti agli anni Sessanta, e il presente, che si svolge negli anni Ottanta, viene spesso alternato da un simpatico bollettino settimanale scritto dalla signora Dot Weems, che risulta utile anche per capire alcuni piccoli avvenimenti e la vita della comunità dell'Alabama di quegli anni.
La storia del Caffè, di Whistle Stop e dei suoi abitanti non è lineare, ci sono molti salti avanti e indietro e io vi consiglio di tenere d'occhio le date che vi aiuteranno a collegare tutti gli avvenimenti (anche se io ho notato che alcune date non coincidono e non so se è un'errore della scrittrice o della traduzione). Mentre le vicende di Evelyn Couch, la parte ambientata nel presente anni Ottanta, sono raccontate passo passo e si può seguire facilmente la sua crescita ed evoluzione. Perché avrà una grande trasformazione. Una donna timida e remissiva di 48 anni, la cui vita le è scivolata davanti senza che lei se ne accorgesse; un po' depressa per aver fatto tutto ciò che la società si aspettava da lei e ritrovandosi, alle soglie della menopausa, con la terribile sensazione di non aver vissuto per niente, costretta in una specie di limbo incapace di andare avanti. L'amicizia con la signora Threadgoode, le sue storie appassionanti caratterizzate da personaggi forti e indipendenti, la aiuteranno a mettersi di fronte a uno specchio e decidere di cambiare il proprio futuro.

Scritto in modo scorrevole e con capitoli molto brevi e veloci, riesce a tenervi incollati alle pagine, appassionandovi alla storia di Idgie e Ruth e di tutti quei simpatici e curiosi personaggi che ruotano intorno a loro. La curiosità di scoprire le loro vicende e cosa accade vi spingerà a leggere questo romanzo tutto d'un fiato, incapaci di posarlo. E una volta finito anche voi, come Evelyn, sentirete una certa nostalgia per quei tempi passati e quelle persone che non ci sono più.
La bravura della Flagg sta anche nel riuscire a parlare di argomenti importanti e complicati con naturalezza e semplicità, senza tanti giri di parole, e allo stesso tempo far passare messaggi incisivi che vi porteranno a grandi riflessioni.

Questo romanzo, anche se ambientato in epoche diverse tra loro e dalla nostra, resta comunque molto attuale. Le tematiche trattate sono comuni ancora oggi, sotto alcuni punti di vista.
E' sicuramente un romanzo femminista. Ad esempio, a metà libro c'è un momento catartico per Evelyn, molto significativo e con molte riflessioni, che la portano a una svolta. La protagonista arriverà finalmente a prendere in mano la sua vita, rivoluzionandola completamente. Si creerà anche un divertente alter ego, Towanda, paladina delle ingiustizie e del femminismo; a volte un po' troppo estremista nelle sue idee, ma è comprensibile che la cosa le sfugga di mano ogni tanto dopo tutti gli anni di "repressione" che ha vissuto. Fatto sta che più tardi aggiusterà meglio il tiro e questo la porterà ad essere una donna più consapevole di sé e del mondo che la circonda, più equilibrata e positiva.
Il messaggio finale è sicuramente che non esiste un modo giusto per essere donna (ma vale anche per gli uomi, eh), l'importante è non fare le cose perché te lo dice qualcuno o perché è quello che la società si aspetta da te, ma dobbiamo essere noi a decidere come vivere la nostra vita e ogni scelta va bene, basta che ci renda felici. Non esiste una via giusta, esiste solo la via fatta per noi.

Si parla anche di uguaglianza. Idgie e Ruth, nel loro Caffè, trattano tutti allo stesso modo, senza distinzioni, senza pregiudizi. La stessa relazione omosessuale tra loro due è ben accetta da tutti, da subito, senza scenate o accuse, senza isolarle, e soprattutto senza giudizi non richiesti.
E' strano credere che questo possa essere successo nella chiusa e bigotta comunità del profondo sud degli Stati Uniti, intorno agli anni Trenta e Quaranta. E' strano perché è una cosa che fatica a succedere anche oggi che siamo nel 2016 (purtroppo!!!). Ma vi assicuro che la cosa appare estremamente naturale e inevitabile, che non faticherete a credere che le cose possano essere andate veramente così, anche in quegli anni.

Altro argomento trattato, e molto importante, è quello del razzismo. La situazione degli afroamericani in quel periodo non era certo delle migliori e l'autrice non lo nasconde affatto. Le cose erano molto complicate e pericolose (anche solo per la presenza del Ku Klux Klan), le persone di colore venivano trattate diversamente, poco considerate e isolate dal resto della popolazione, costrette a fare i lavori più umili e vivere in baracche. Ma Fannie Flagg crea una sorta di paradiso su carta, una sorta di zona franca, che è il Caffè di Whistle Stop, gestito da Idgie e Ruth, due donne emancipate e intelligenti, pronte a sfidare le convenzioni sociali e accogliere chiunque nel loro locale a braccia aperte.
"Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop" insegna a non giudicare una persona dal colore della pelle, dal sesso, o dall'orientamento sessuale. E volete dirmi che non è estremamente attuale??!!!

Qualche veloce paragone e considerazione sul film che ne è stato tratto agli inizi degli anni Novanta (e il cui titolo è stato modificato in "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno"). Ci sono molti punti in comune tra le due opere, il senso generale della storia è lo stesso, ma hanno anche molte cose che le differenziano.
Quella che nella versione cinematografica è una semplice amicizia, se pur forte e molto stretta, ma sempre e comunque un'amicizia tra Idgie e Ruth; nel romanzo è una relazione intima, una vera e propria storia d'amore. Il rapporto tra le due ragazze nasce immediatamente, e non tramite il fratello di Idgie (Buddy) come viene raccontato nel film. Infatti Idgie scappa di casa e si isola dal resto del mondo a causa della partenza di Ruth, e non per la morte del fratello (motivazione data nel film).
I personaggi nel libro sono moltissimi, e tanti non vengono nemmeno citati nel film, tutti ben delineati ed estremamente realistici, con i loro pregi e soprattutto i loro difetti. Ognuno di loro, a suo modo, è importante per la storia e il suo svolgimento.
Nel film sembra succedere tutto molto velocemente, più o meno in una quindicina di anni, e poi non si sa più nulla delle vite dei protagonisti; mentre il romanzo copre un arco temporale di quasi quarant'anni (con qualche accenno al presente), in questo modo al lettore è permesso di seguire l'intera vita (o quasi) dei personaggi.
In più il finale è diverso, e mi fermerò qui perché non voglio aggiungere altro e rovinarvi la magia e l'incanto di questo splendido libro, o film se preferite (io ora li amo entrambi!!)

Con un titolo del genere mi aspettavo che il cibo avesse una parte rilevante, e per alcuni versi è così, visto che Evelyn non fa altro che ingozzarsi di cibo spazzatura per tutta la storia; ma in qualche modo credevo che sarebbe stato più presente nei racconti della signora Threadgoode, nella vita delle due protagoniste e nel loro Caffé. In compenso però, alla fine del libro potrete trovare la ricetta originale dei famosi pomodori verdi fritti, tanto apprezzati dagli abitanti di Whistle Stop. Da provare assolutamente!!

Mi voglio concentrare di più su libri come questo: che riescono a parlare di argomenti importanti, ma sotto una luce più tenue e meno noiosa, accessibile a tutti; che fanno riflettere su idee e pregiudizi che nessuno dovrebbe più avere ai giorni nostri, ma che purtroppo resistono ancora; libri che con le loro pagine leggere e le delicate parole possono abbattere muri pesanti ed eretti troppo tempo fa; che ti avvolgono nei loro messaggi positivi e ti fanno sperare in un mondo migliore per tutti. Da ora in poi le cose possono (e devono) solo migliorare.

8 commenti:

  1. Non posso che fare *clap clap* e saltellare con dei pon pon virtuali! XD si, è davvero un bellissimo libro, fa davvero bene all'anima ^^ secondo me gli insegnanti dovrebbero metterlo nella classica lista delle letture estive... oddio, forse tutti questi salti temporali potrebbero annoiare e confondere chi non è abituato alla lettura ma se becchi il ragazzino/a appassionata secondo me può piacere, è una splendida lezione di fratellanza! Per quanto riguarda il film purtroppo non sono proprio riuscita a reggerlo, lì per lì mi è parsa una profanazione :b ma che poi, se non ricordo male, nel film fa intendere che inizialmente Ruth è innamorata di Buddy... ma perché?! Mah!

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    1. Sì, è proprio una bella storia.
      Il film è stato politically correct. Era il 1991 e un film su un amore lesbico non sarebbe stato ben accettato (fanno fatica a farlo ancora oggi).
      Comunque mi piace l'idea di farlo leggere ai ragazzi, potrebbe essere utile. Ci proverò con le mie nipoti quando saranno più grandi.

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  2. Anch'io ho trovato questo libro eccezionale, e la tua recensione molto bella. Ho amato molto il personaggio di Idgie, così anticonformista e libera.
    Penso sia uno dei libri più belli letti negli ultimi anni (trovi qui:
    http://evapalumbo.blogspot.it/2016/04/pomodori-verdi-fritti-al-caffe-di.html
    il mio pensiero) e penso proprio che mi dedicherò agli altri libri dell'autrice (che oltre tutto hanno titoli davvero riusciti).

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    1. Grazie Eva, sono felice che ti sia piaciuta la mia recensione. Ho letto la tua e ho notato che abbiamo provato le stesse emozioni leggendo questo libro.
      Fannie Flagg mi ha conquistata, infatti recentemente ho comprato "Miss Alabama e la casa dei sogni" e spero di riuscire a leggerlo il prima possibile. :D

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  3. Qualche anno fa una cara amica mi regalò il dvd del film, che fino ad allora non avevo mai sentito nominare: "Devi vederlo, non si può non vedere e amare Pomodori verdi fritti", mi disse. E fu effettivamente un bellissimo incontro cinematografico... dovrò, prima o poi, recuperare anche il libro, perché mi è rimasta la curiosità di provare lo stile di Fannie Flagg! :)

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    1. Il mio amore per il film ha radici profonde, ero solo una bambina, ma lo adorai immediatamente. Il libro è diverso, ma ugualmente incisivo e coinvolgente, ha solo fatto aumentare il mio amore per questa storia.
      Lo stile della Flagg mi piace e quindi credo che leggerò anche gli altri romanzi.m :)

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  4. Ciao, ho trovato la tua recensione molto interessante e mi sono segnata il titolo di questo libro (del quale avevo già sentito parlare) perchè mi sembra una lettura che potrebbe piacermi!

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    1. Sono felice che la mia recensione ti abbia incuriosita verso questa splendida storia. :)
      Fammi sapere cosa ne pensi, se lo leggerai.

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