mercoledì 5 aprile 2017

PESCABOLARIO di Andrea Bersani

Questo divertente manuale di pesca è stato messo in palio, in un Giveaway su Facebook, da Una banda di cefali. Devo ammettere che sono stata spinta a partecipare principalmente per la bellissima copertina... ma avete visto che splendore? Un capolavoro!!
Con mia somma gioia ho vinto io la copia cartacea di questo simpatico libro (accompagnata con un po' di incredulità perché non vinco mai niente!!).
Così ringrazio di cuore tutti i cefali, gente veramente simpatica credetemi, e Edizioni NPE per questo splendido regalo: Pescabolario di Andrea Bersani.


Un vero falso manuale sulla pesca redatto per lemmi in ordine alfabetico non stretto, ma largo quanto le maglie della memoria che ha determinato il fluire dei ricordi.
Tanti ricordi, tante avventure, tante riflessioni (anche serie), ma sempre stemperati dalla vena ironicoumoristica dell'autore.
Autore che ormai vanta più di cinquant'anni di esercizio alieutico, e altrettanti come artista visuale.
Leggete guardate sorridete, magari pescate. Poi.

Andrea Bersani, classe 1955, vive e lavora a Bologna.




Un simpatico "vocabolario" di termini relativi alla pesca che non si prende certo sul serio, anzi, è in grado di far scaturire le prime risate nel lettore già dalle prime pagine, e più precisamente dalla prefazione di Massimo Giacon.
Potrete vedere con piacere che è un'edizione molto curata, fatta molto bene, e arricchita da alcuni disegni simpatici di pesciolini dai grandi occhi a palla e vermi carini.
Naturalmente non essendo un romanzo, ma solo un elenco di voci in ordine alfabetico, si può decidere di leggerlo in due modi: se siete ossessivo-compulsivi come me, lo leggerete tutto di seguito; oppure potete decidere di saltare da una voce all'altra, senza un ordine, magari cercando definizioni che suscitano interesse e curiosità.

Sono più che altro termini tecnici e non della pesca, in ordine alfabetico, a cui sono associati aneddoti divertenti dell'autore e sue personali riflessioni serie e meno serie.
Si parte, naturalmente, dalla A di Amo - e sono rabbrividita leggendo le disavventure che una persona può avere con i vari tipi di amo da pesca - per arrivare infine a Z di Zanzare - inevitabili compagne quando si passa molto tempo in prossimità di uno specchio d'acqua - passando per l'attrezzo cardine di questo sport, cioè la Canna; il Gilet, indumento multi-tasche portato dai pescatori; la Pastura per attirare i pesci a sé; il Sonno perché "chi dorme non piglia pesci", ma anche chi non dorme non è così lucido da prenderne; e anche una serie incredibile di tipi di pesci che io sinceramente ignoravo l'esistenza.

Piccolo aneddoto personale:
mio zio era un appassionato pescatore, aveva tutta l'attrezzatura necessaria comprese delle bellissime esche colorate e gommose che mi appassionavano molto. Un pomeriggio in cui mia nonna era impegnata, e quindi non poteva occuparsi di me, fui costretta ad accompagnare lo zio a pesca. Mentre lui si sistemava sul bordo del fiume ad attendere i pesci, mi fu intimato di sedermi e stare immobile, senza far rumore, altrimenti avrei spaventato i pesci. Oggi capisco benissimo che probabilmente mio zio l'abbia detto per non stare continuamente a controllare cosa facevo e magari evitare anche che mi facessi male (anche lui era poco propenso a trascorrere il pomeriggio con me). Ma non si può obbligare una bambina di sei/sette anni a stare ferma immobile per più di due ore. Dai, non si può!
Non mi sono mai annoiata tanto in tutta la mia vita.
Probabilmente se avessi avuto questo manuale con me all'epoca, il tempo trascorso in riva a quel fiume non mi sarebbe sembrato così lungo e l'esperienza oggi avrebbe un significato diverso per me. Ma in realtà, quel giorno, seduta a terra a contemplare esche di tutti i colori possibili, giurai solennemente che mai e poi mai sarei tornata con mio zio a pescare!!

Sicuramente, grazie a questo divertente manuale che può essere visto anche come una raccolta di racconti brevi con un tema comune, oggi conosco un po' di più questo sport e tutto ciò che vi ruota attorno, che ne fa parte nel bene e nel male. Ma non credo che lo proverò mai. Sono più che sicura che non mi vedrete mai con stivali e canna da pesca, immersa fino alle ginocchia nell'acqua di un fiume in attesa che un pesciolino (sicuramente minuscolo) abbocchi al mio amo (probabilmente anche per via dell'esperienza personale sopra citata).
Continuerò però ad apprezzare moltissimo un'esperienza parallela e complementare alla pesca, ovvero il risultato finale di questa attività: un'ottima e ricca cena di pesce.

2 commenti:

  1. Ho visto su Goodreads che stavi leggendo questo libro e mi sono subito incuriosita. Lo trovo davvero carinissimo, anche da regalare a qualcuno che abbia la passione della pesca :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente sarebbe un bel regalo per un appassionato, si potrebbe ritrovare in molti aneddoti che sono raccontati qui dentro. :)

      Elimina